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Il Napoli questa sera affronta la Roma e si affiderà all'estro di David Neres che è il sostituto di Kvara. In questi mesi ha cambiato un po' il destino della squadra azzurra, passando da riserva a titolare inamovibile, come sottolinea l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. A seguire un estratto dell'articolo.
"Dybala è argentino, David Neres brasiliano: per tradizione, sarà il derby del talento per natura, del pallone accarezzato. Neres era una seconda scelta da valutare, quando è arrivato in estate dal Benfica per 28 milioni, con un contratto fino al 2028 e opzione per un altro anno. Subito è diventato una sorta di porta fortuna: entrava e forniva gol o assist. Quindi è passato a protagonista, viste anche le turbolenze del caso Kvaratskhelia. Vuole partire? Pazienza, abbiamo Neres, è stata la riflessione nello spogliatoio, anche se è naturale che Antonio Conte chieda un sostituto del georgiano per avere più copertura nel ruolo".
"Prendendo Lukaku il Napoli sapeva chi si metteva in casa; McTominay ha dimostrato subito il suo spessore; Neres invece è cresciuto nel tempo e con le occasioni. Il ragazzo dell’Ajax, che ipnotizzava con il flauto dei dribbling, ha atteso, poi ha srotolato le doti: la velocità, senza andar più forte della palla, ma tenendola sempre davanti agli occhi; il tocco raffinato anche in area, per servire i compagni o la sua carriera statistica; la versatilità, potendo occupare due fasce senza compiere acrobazie. Da Udine, inizio dicembre, in avanti, si è cominciato a dire Neres e Kvara, non più Neres o Kvara. Il brasiliano da otto assist (tre nelle prime tre gare) e tre gol, poi, con Kvara al Psg, è rimasto solo. Ma non ha lasciato solo il Napoli".
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