La crescita di Neres
—"Prendendo Lukaku il Napoli sapeva chi si metteva in casa; McTominay ha dimostrato subito il suo spessore; Neres invece è cresciuto nel tempo e con le occasioni. Il ragazzo dell’Ajax, che ipnotizzava con il flauto dei dribbling, ha atteso, poi ha srotolato le doti: la velocità, senza andar più forte della palla, ma tenendola sempre davanti agli occhi; il tocco raffinato anche in area, per servire i compagni o la sua carriera statistica; la versatilità, potendo occupare due fasce senza compiere acrobazie. Da Udine, inizio dicembre, in avanti, si è cominciato a dire Neres e Kvara, non più Neres o Kvara. Il brasiliano da otto assist (tre nelle prime tre gare) e tre gol, poi, con Kvara al Psg, è rimasto solo. Ma non ha lasciato solo il Napoli".
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