Il motivo dei giorni di riposo post Juve
—"L’allarme sarebbe dovuto suonare già dopo il successo con la Juve, quando Conte aveva mandato il Napoli in vacanza per 3 giorni. Era un’evidente anomalia, nella fase cruciale della stagione. Ma il tecnico aveva depistato tutti. "I giocatori si sono meritati un premio". In realtà invece nel serbatoio azzurro s’era accesa la spia della riserva e il pit-stop non è bastato per recuperare le energie: fisiche e nervose. Il calo con Roma e Udinese c’è stato infatti lo stesso".
Determinante anche la panchina corta
—"Conte sta cercando di correre ai ripari, con una distribuzione diversa dei carichi di lavoro. Mercoledì scorso è stata organizzata un’amichevole con il Giugliano: titolari a riposo e spazio alle seconde linee, bisognose di minuti. Non è un caso che con l’Udinese ( solo per la nona volta in 24 gare) il tecnico del Napoli abbia fatto ricorso ai 5 cambi. I big non si sono mai fermati e non è bastato avere come unico impegno il campionato: senza alternative il motore della squadra si è surriscaldato lo stesso".
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