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Le tre giornate di Napoli, un popolo intero attende il giorno della gloria

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Il racconto del finale di campionato
Francesco Luca Viola

Il Napoli consolida sempre di più il primo posto, a +3 sull’Inter. Se la situazione dovesse restare invariata, agli azzurri mancherebbero 7 punti per conquistare il quarto scudetto, salvo combinazioni favorevoli che potrebbero sancire la vittoria anche con una giornata d’anticipo. Il Mattino racconta questi giorni di adrenalina che i tifosi stanno vivendo. Di seguito un estratto dell’articolo.

Che sia contro il Cagliari o a Parma non importa: il racconto delle tre giornate di Napoli

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"Già si percepiva l’aria nuova, cioè il cambio di rotta che dopo le delusioni della precedente stagione De Laurentiis aveva deciso, affidando il comando al tecnico plurititolato. E questi successi, rappresentano il passaggio dalla straordinarietà all’ordinarietà. Non c’è l’exploit, ma lo studio con finalizzazione del progetto. Dal secondo al terzo scudetto passarono 33 anni, dal terzo al quarto potrebbero essere due. Questo salto di qualità non è soltanto tecnico ma imprenditoriale, con importanti risultati economici che collocano il club di , ripartito ventun anni fa dopo il fallimento, tra i più stabili d’Europa. Le quattro vittorie consecutive hanno consentito al Napoli di piazzarsi davanti all'Inter, che non era una corazzata invincibile, anche se le sue prestazioni in Europa (domani può conquistare la finale di Champions League) danno il senso del prestigioso lavoro di Conte, davvero l'uomo in più. Il suo slogan di inizio stagione “Amma fatica’”, diventato un marchio sulle t-shirt vendute del club, rappresenta la sintesi di questa stagione. Perché c'è stata (c’è e ci sarà) tanta fatica sul campo, con una sofferenza - anche a causa delle alternative ridotte per gli infortuni - che in quasi tutte le partite i giocatori hanno saputo superare. Conte ha creato un gruppo granitico non soltanto nello spogliatoio di Castel Volturno: ha stretto intorno a sé e ai suoi uomini anche la città perché sapeva che il contributo della gente sarebbe stato prezioso, anzi decisivo, per le vittorie. Per Conte, nulla è stato ancora vinto e la storia dev’essere ancora scritta. A Napolisi attende, in silenzio ma con grande fiducia, il giorno della gloria. L'ultima di campionato col Cagliari al Maradona il 25? O una settimana prima a Parma? Se la festa fosse là, in Emilia, si chiuderebbe un cerchio. Perché il Sabato Santo del '98 quel derelitto Napoli subì la più mortificanti delle retrocessioni in serie B. Ventisette anni fa piansero di vergogna gli azzurri e i loro tifosi, oltre a Fabio Cannavaro, che indossava la maglia del Parma. Stavolta sarebbero lacrime di gioia".


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