La soddisfazione di Conte va ben al di là dei 77 punti: la vittoria di Lecce è il simbolo del contismo. Con un secondo tempo passato dietro alle barricate, esultando per i rinvii di Rrhamani e Di Lorenzo, contando i secondi che passavano, sospirando a ogni pericolo scampato eppure sentendosi pienamente felici, come se questa fosse l'unica strada verso la gloria (...)
Conte non prende gol da 386 minuti: ha blindato la difesa del momento peggiore, da quando il migliore dei suoi, Buongiorno, si è infortunato. Ieri ha più volte chiesto a Lobotka della sue condizioni, perché è in ansia per lui. Conte ha vinto nella sua Lecce con il minimo del gioco ma non con il minimo sforzo, perché resistere ai tentativi dei salentini l'ha impegnato a fondo. Ma davvero pensate che questo sia un argomento che importi a Conte? Vede il suo decimo scudetto lontano tre partite e metterebbe la firma per altri tre 1-0 come quello con il Lecce. O con lui tutto il popolo napoletano. De Laurentiis compreso".
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