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Il Napoli ferma la sua striscia di vittorie, ma non solo: attacco a secco dopo 13 giornate

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L'analisi de La Gazzetta dello Sport

Sara Ghezzi

Il Napoli contro l'Inter ha subito la sua prima sconfitta in campionato. Una partita che ha visto gli azzurri fuori fase rispetto a quanto fatto vedere fino al 13 novembre. Tre punti che potrebbero essere determinanti per la corsa scudetto con la squadra di Spalletti che continua ad avere vantaggio sulle inseguitrici, ma questo si è assottigliato. Ora gli azzurri nel loro gennaio di fuoco dovranno affrontare la Sampdoria, la Juventus, la Salernitana e di nuovo la Roma, partite in cui non dovranno perdere altri punti per continuare a sognare lo scudetto. Ma ciò che dovrà ritrovare il tecnico di Certaldo è il suo attacco che ieri non è riuscito a rendersi pericoloso. Proprio questo aspetto è al centro dell'analisi de La Gazzetta dello Sport. A seguire un estratto dell'articolo.

Il Napoli si ferma la sua striscia di vittorie, ma non solo: attacco a secco dopo 13 giornate

Il Napoli ferma la sua striscia di vittorie, ma non solo: attacco a secco dopo 13 giornate- immagine 2
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"Il Napoli era reduce da 11 vittorie di fila in Serie A e in questa stagione era rimasto senza segnare solo il 28 agosto, in occasione della trasferta di Firenze, dove però aveva evitato la sconfitta (0-0). Nel Meazza nerazzurro il capocannoniere del campionato Osimhen è stato limitato alla grande da Acerbi, ma anche Kvara è stato fermato, spesso con le "cattive", da Skriniar o Barella. Non pervenuti Politano e gli altri attaccanti che sono entrati nella ripresa.

Ecco perché la prima preoccupazione del tecnico toscano deve essere quella di riavviare... la macchina da gol che fino al 13 novembre aveva permesso agli azzurri di triturare qualsiasi avversario. Nessuno come loro, con 37 reti all'attivo. Adesso l'Inter si è avvicinata come gol realizzati (35), ma resta lontana in classifica (appunto a -8) perché ha avuto una difesa meno affidabile. Dopo la sosta, però, è iniziato... un altro campionato e Inzaghi è partito con il piede giusto, mentre Spalletti ha steccato. Resta primo, anche se non ha più le certezze granitiche di un mese e mezzo fa. Aveva immaginato altro per l' "esordio" nel 2023, ma da oggi il suo obiettivo sarà scacciare i fantasmi che inevitabilmente torneranno ad aleggiare dalle parti di Castel Volturno".