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Più recuperi ma meno duttilità difensiva per il Napoli di Garcia: l’analisi

napoli garcia
La Rosea prova a spiegare in che modo è cambiato l'atteggiamento difensivo degli azzurri con l'arrivo del tecnico francese
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il Napoli di Garcia ha un modo di difendere molto diverso rispetto a quello che fu di Spalletti. Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Ovviamente anche la fase difensiva è stata rivisitata. Sotto la guida di Spalletti, i giocatori si schieravano con una maggiore flessibilità, oscillando tra il 4-4-2 e il 4-5-1, modificando anche il baricentro medio in base all’avversario così da risultare all’occorrenza meno aggressivi ma più compatti. Da questo punto di vista, Rudi Garcia si è dimostrato più fermo. Senza palla ci si dispone col 4-4-2, dove mentre Lobotka e Anguissa restano ben saldi al centro. Entrambi hanno tratto giovamento da questa maggiore stabilità, avendo incrementato il numero di recuperi: rispettivamente 21 e 18 nel 2022-23, oggi sono a 23 e 21. Un rodaggio che però ancora deve produrre i risultati sperati, anche se il tempo non manca".


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