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Il febbraio nero del Napoli ha portato la difesa a perdere il primato in Serie A ma per le restanti 11 partite c'è un aspetto che fa ben sperare. Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Per 16 giornate è stato più o meno così: gli azzurri sono stati a lungo la miglior difesa d’Italia e per un breve periodo anche d’Europa. Fino alla trasferta di Udine (successo per 3-1), il Napoli aveva subito 11 reti in sedici partite: togliendo le tre reti incassate alla prima giornata a Verona (un’appendice dell’ultima tremenda stagione) e le tre reti subite in casa nel ko con l’Atalanta, il Napoli aveva di fatto subito 5 reti nelle restanti 14 partite. Un bunker inespugnabile, che a Natale aveva già migliorato i clean sheet dall’anno precedente".
"Ma da metà dicembre in poi, il Napoli ha cominciato a perdere i pezzi: Buongiorno si è fermato due mesi, poi a febbraio sono andati ko Spinazzola, Mazzocchi e Olivera. Difesa in emergenza e ritorno alla difesa a 3 che però non ha dato gli effetti sperati. Meret non chiude un match da imbattuto dal 12 gennaio (2-0 sul Verona) e nelle ultime 7 il Napoli ha incassato 10 gol: troppi per chi vuole credere nello scudetto. E non è un caso se da febbraio la squadra ha raccolto appena quattro punti in cinque partite. Insomma, serve tornare solidi e cinici, come a inizio stagione".
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