Il Napoli dopo 33 anni è tonato ad essere campione d'Italia. Una vittoria figlia di un progetto lungo 19 anni che De Laurentiis si è cullato stagione dopo stagione. Ora però non vuole fermarsi pronto ad aprire un ciclo come sottolinea l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport. Però c'è un errore che ora il presidente non dovrà commettere. A seguire un estratto dell'articolo.
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Il Napoli di De Laurentiis può aprire un ciclo: ma non deve commettere un errore
Il Napoli di De Laurentiis può aprire un ciclo: ma bisogna evitare un errore
—"Il Napoli ha tutto per continuare a vincere. Oggi ha un patrimonio calciatori che ha arricchito anno dopo anno, sotto la guida coraggiosa ed esperta di Giuntoli. Della squadra dei titolarissimi che ha stracciato il campionato, solo Kim e Kvaratskhelia sono arrivati quest’anno (possiamo aggiungere Olivera titolare part-time con Mario Rui). Il resto della squadra è stata costruita nel corso del tempo. Un pezzo alla volta. Da Lobotka a Osimhen, da Meret a Di Lorenzo. Questo è il Napoli di De Laurentiis. Sbaglia, e di grosso, chi crede che il presidente sia un istintivo. Non ha peli sulla lingua. Ama provocare. Dice quasi sempre quello che pensa e ama esporre concetti scomodi. Ma attenzione a confondere la sua irruenza con la propensione all’azzardo. È l’esatto contrario. È giudizioso. Riflette a lungo prima di decidere. E cambia solo quando non ha altra scelta. Ha il passo lungo. Ed è con la forza della prospettiva che ha reso il Napoli il club invidiato in Italia e in parte anche in Europa".
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L'errore da non commettere
—"È con la stessa filosofia che può guardare al futuro. Deve solo stare attento a non appesantirsi, errore che commise dopo i 91 punti di Sarri. Oggi anche corazzate come Barcellona e Real Madrid non devono mai perdere d’occhio i bilanci, figuriamoci il Napoli. Gli azzurri possono proseguire il ciclo, possono continuare a vincere. Ma per farlo non devono cambiare filosofia. Al momento giusto De Laurentiis deve tagliare il ramo pieno di frutti (nel calcio in cambio di parecchi soldini, vendendo calciatori) affinché quello successivo dia più frutti. È accaduto questo con la tardiva cessione di Insigne, Mertens e Koulibaly. Il segreto del Napoli non potrà mai essere un calciatore. Il segreto del Napoli starà sempre nell’essere flessibile. Attento alle novità. Pronto a ripartire. Bravo ad anticipare gli altri. A sondare mercati che magari i grandi club snobbano, come ha dimostrato l’esempio di Kvaratskhelia. Quindi se la domanda è: il Napoli può continuare a vincere? La risposta è sì, a patto di non snaturarsi, di non sovradimensionarsi. Di non abbandonare mai l’umiltà indispensabile per guardarsi attorno, sedersi al tavolo dei grandi e farsi rispettare. Ma siamo certi che con De Laurentiis il Napoli questo pericolo non lo correrà".
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