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Napoli in crisi, smarrito il piacere di giocare: non bastano più le scuse del club

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L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si è focalizzato sulla sconfitta con il Bologna e sulla stagione del Napoli: i dettagli
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Al termine di una gara da dimenticare, il Napoli incassa un'altra sconfitta interna, stavolta con la sorpresa del campionato, il Bologna di Thiago Motta. Inevitabile la contestazione dei tifosi azzurri, avviata già nel corso del primo tempo della sfida del Maradona, considerato l'avvio shock della squadra campana. Non sembra destinata ad una fine la crisi dei partenopei, ma com'è possibile che stiano vivendo una situazione tanto assurda dopo un anno trionfale?

Napoli in crisi costante: com'è possibile vivere una situazione tanto assurda?

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Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: "Anche gli slogan della stagione del trionfo ora sembrano irridere il Napoli. “From Napoli to the world” - da Napoli al mondo - lo spettacolo triste di una squadra che non esiste più raggiunge tifosi di tutto il pianeta e la domanda sarà la stessa che gira in città da mesi. Perché è successo questo? Com’è possibile dominare una stagione, vincere lo scudetto, e un anno dopo ritrovarsi in una situazione così assurda? Non bastano più le scuse della società, quelle dei giocatori ancora una volta a capo chino sotto le curve a prendersi fischi e insulti. Il Napoli ha perso l’anima, ha perso la faccia, ha perso il piacere di giocare a calcio. Il clima è da ultimi giorni di scuola: mancano due settimane, poi liberi tutti di fuggire e di farsi un profondo esame di coscienza".


 

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