Contro l'Empoli la possibile nuova chance da titolare
—"Mazzocchi ha giocato l'ultima da titolare il 15 febbraio all'Olimpico contro la Lazio. Fu schierato a sinistra perché quello era il periodo dell'emergenza mancina con la doppia e contemporanea assenza di Olivera e Spinazzola. Era stato titolare anche nella partita precedente contro l'Udinese. Poi, dopo la Lazio, si arrese anche lui ad un fastidio fisico, ad un problema al polpaccio. È rientrato solo col Milan per gli ultimi cinque minuti, alla fine, rincorrendo tutti a difesa del prezioso vantaggio. Ora la chance può arrivare dall'altra parte del campo, a destra, che poi sarebbe casa sua, la fascia che percorrerebbe col piede naturale pur avendo ricoperto spesso entrambe le corsie. In questi giorni, come sempre, si sta allenando al massimo. Spera in una possibilità che Conte può concedergli senza lo squalificato Di Lorenzo e con Spinazzola, altro duttile specialista del ruolo, ancora in dubbio. Sono giorni d'attesa e di impegno aspettando di vivere a stretto contatto col sogno. La partita di lunedì avrà un significato notevole e Mazzocchi, a un passo dalla famiglia, gli amici di sempre, la sua infanzia, è pronto".
Dalla titolarità agli sprint nei finali per Pasquale che ha scelto il cuore
—"La sua avventura con Conte è cominciata da titolare e da protagonista. Mazzocchi ha giocato a destra le prime quattro di campionato. Era lui la prima opzione nel primo modulo stagionale, il 3-4-2-1, con Di Lorenzo alle sue spalle e con Politano esterno offensivo più accentrato. Verona, Bologna, Parma, Cagliari e poi l'arrivo di McTominay e il passaggio al 4-2-4 che lo ha costretto alla panchina. Dalla Juve in poi, 21 settembre, è cominciato un altro campionato. Mazzocchi ha accettato sempre col sorriso il ruolo di alternativa. Veniva premiato nel finale, a lui si affidava Conte quando c'era da difendere un risultato. Sfruttava la sua freschezza atletica, quella grinta e quel senso di appartenenza che spesso in campo si traduceva in uno sprint convinto, una rincorsa senza fiatone. In totale, per ora, sono 19 le presenze complessive, di cui 2 in Coppa Italia. 31 da quando è al Napoli. Oltre un anno fa la chiamata di una vita. In lacrime, Mazzocchi chiese a Walter Sabatini, entrando nel suo ufficio, di lasciarlo partire: lo ha raccontato di recente l'ex ds della Salernitana. Una bella favola, la sua, alle porte dei 30 anni da compiere a luglio: c'è sempre tempo per realizzare i sogni ma lunedì converrà piantare per bene i piedi a terra. Pasquale da Barra lo sa. Lo fa da una vita".
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