A gennaio il Napoli non ama sprecare energie. L’ha fatto - e in maniera assai robusta - con Politano, Demme, Lobotka, Petagna e Rrahmani con sei mesi d’anticipo nel gennaio del 2020 - e vorrebbe evitare di intrufolarsi in trattative pure ora. Ma un giro di perlustrazione s’è reso necessario e le proposte non inducono a strapparsi i capelli. C’è Marvin Plattenhardt (32 anni a gennaio), nove anni con l’Herta Berlino, sette presenze in Nazionale, una presenza al Mondiale del 2018 e, chiaramente, fermo da un bel po’, come tutti gli svincolati. Il campo delle ipotesi è grande almeno quanto quello di calcio e prima di avventurarsi in operazioni, servirà assumere informazioni. Altrimenti, ci sarebbe Nico Schulz, quattro anni al Borussia Dortmund, una quarantina di presenze, l’ultima delle quali risale ad un anno e mezzo fa. Ha fisicità, consistenza, esperienza in club di primissima fascia ma non gioca da un’eternità. E, come lui, c’è anche Danny Rose, più o meno identico vuoto operativo, un passato rilevante (Newcastle, Tottenham per dirne due) e comunque garanzie limitate. Però, il lavoro di perlustrazione continua, il campionato si avvicina e pure dal nulla può emergere una scelta, o anche un’idea o una proposta: che guardi a sinistra, chiaramente".
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