Maradona? Persona generosa come pochi. Aveva come sponsor la Puma. Un giorno si presentò agli allenamenti con un paio di scarpe di ginnastica bellissime. Io le guardavo con ammirazione dicendogli che erano uniche. Diego mi chiese che numero avessi, gli risposi il 44. Il giorno dopo si presentò con due scatole di scarpe che mi regalò. Era unico e geniale ma non solo in campo: il giorno del suo compleanno pensate fece arrivare un aereo direttamente dall'Argentina pieno di asado argentino. Fece un barbecue enorme per la squadra, mentre, noi non sapevamo cosa regalargli».
Abitavo in via Petrarca, in un appartamento panoramico che dava sul golfo. Mia figlia piccolina prendeva il sole sul balcone anche in inverno. Non abbiamo mai avuto bisogno di mettere il cappotto a Napoli. Con i compagni andavamo a cenare in un noto ristorante a piazza Sannazaro, pagavamo appena 5mila lire. Ci conveniva andare sempre da lui a mangiare, ma devo ammetterlo mi vergognavo. Oggi Napoli è migliorata molto rispetto ad allora. E, poi, c'era un amico che produceva mozzarelle che mi regalava. Nei primi mesi abitai al Centro Paradiso di Soccavo, c'era come chef Maresca. Ma soprattutto già allora anche Tommaso Starace. Io, Bagni e Ferrario acquistammo una cinquecento usata per venire a Napoli".
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