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De Laurentiis, le istituzioni del calcio e tutta la Serie A contro di lui: si vuole evitare un pericoloso precedente

De Laurentiis (Getty Images)

L’edizione odierna di Repubblica si sofferma sul ricorso del Napoli al CONI e sulle possibili sanzioni della Procura Federale dopo le accuse lanciate dal giudice Sandulli nella sentenza della Corte d’Appello Federale. Le istituzioni...

Domenico D'Ausilio

L'edizione odierna di Repubblica si sofferma sul ricorso del Napoli al CONI e sulle possibili sanzioni della Procura Federale dopo le accuse lanciate dal giudice Sandulli nella sentenza della Corte d'Appello Federale.

Le istituzioni del calcio e tutta la Serie A contro De Laurentiis

 (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

La battaglia sta diventando senza esclusione di colpi e il Napoli deve combatterla da solo contro tutti. Contro le istituzioni del pallone e pure gli altri 19 club della Serie A che hanno fatto quadrato a difesa del protocollo. La pandemia è una minaccia costante sul futuro del campionato e la allergia agli schemi di Aurelio De Laurentiis può mettere a rischio seriamente la conclusione della stagione agonistica. Soprattutto se il presidente troverà il modo di spuntarla nella sua controffensiva giudiziaria. Il prossimo round in tribunale è previsto entro metà dicembre. Entro tale data verrà discusso davanti al collegio di garanzia del CONI il ricorso della società azzurra contro lo 0-3 a tavolino subito (in primo e secondo grado) contro la Juventus e la penalizzazione di un punto in classifica. Questa volta la controparte da affrontare in udienza sarà proprio la FIGC, che difenderà a spada tratta il durissimo verdetto di condanna nei confronti della squadra di Gattuso emesso martedì della Corte d’Appello Federale. Ma contro De Laurentiis sono schierati anche i suoi colleghi e i vertici della Lega Calcio. Perché

Si vuole evitare un pericoloso precedente

L'interesse generale è ora evitare un precedente, potenzialmente molto pericoloso per la tenuta del sistema. È questa la vera posta in palio e si spiega così l’accerchiamento di De Laurentiis. Se il Napoli vincerà la battaglia legale per giocare sul campo la partita con la Juventus, infatti, verrà meno l’intangibilità del protocollo e potrebbero ripetersi situazioni simili. Soprattutto adesso che la pandemia ha ripreso forza e le ASL stanno riaffermando la loro priorità anche nei confronti del calcio. È emblematico in tal senso il divieto imposto a molti giocatori di rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali, per evitare il rischi di nuovi contagi. Sembra il remake di quello che avvenne lo scorso 4 ottobre, quando la autorità sanitaria locale vietò agli azzurri di andare a Torino.