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Insigne condannato dal San Paolo: continua il momento no

Insigne condannato dal San Paolo: continua il momento no

Gennaro Gattuso non è riuscito a evitarlo: Insigne si è presa l’ennesima bordata di fischi. L’edizione odierna de Il Mattino ha evidenziato il momento. Insigne ancora malissimo. Il San Paolo lo condanna   La lavagnetta luminosa...

Alessandro Silvano Davidde

Gennaro Gattuso non è riuscito a evitarlo: Insigne si è presa l'ennesima bordata di fischi. L'edizione odierna de Il Mattino ha evidenziato il momento.

Insigne ancora malissimo. Il San Paolo lo condanna

La lavagnetta luminosa di Marinelli dopo mezzora dall'inizio del secondo tempo. A uscire è il numero 24, al suo posto entra Lozano. È un attimo e tutto il San Paolo inizia a fischiare. Fischi assordanti per il capitano azzurro che lascia il campo con un bel muso lungo. Non esattamente quello che sognava dopo la panchina (l'ennesima) della gestione Ancelotti di martedì contro il Genk. Con Gattuso sembrava davvero che la musica potesse cambiare. Maggiore fiducia da parte dell'allenatore, ma soprattutto maggiori garanzie tattiche visto che con Rino si cambia: addio al 4-4-2 con l'esilio largo a destra, ma il ritorno all'ala in quel 4-3-3 che tanto gli piace.

 Il momento no di Insigne prosegue. I primi indizi di una serata che sarà da dimenticare arrivano già nel primo tempo, quando Di Lorenzo lavora un gran pallone sulla fascia destra e la mette a centro area, il capitano del Napoli si fionda per calciare ma incespica. Si incarta. E niente: il tiro nemmeno si concretizza. Ma non è tutto. Passano una manciata di minuti che è Milik a indossare i panni dell'assistman e serve un ottimo pallone per Insigne che si trova sul dischetto del rigore ma calcia clamorosamente fuori. Certo, Barillà lo pressa e lo infastidisce al momento della conclusione, ma come alibi non basterebbe nemmeno a Perry Mason per costruire una difesa credibile. Due palloni che potevano scacciare via le critiche e in un colpo solo portare anche il Napoli in parità, ma nulla. Il momento nero di Insigne prosegue, anzi si allunga.