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Insigne, la reazione del capitano alla notizia della sostituzione: il retroscena

Insigne, la reazione del capitano alla notizia della sostituzione: il retroscena

Il Corriere dello Sport riporta un retroscena su Insigne durante l'intervallo di Udinese-Napoli

Domenico D'Ausilio

L'edizione odierna del Corriere dello Sport racconta della reazione di Lorenzo Insigne quando Ancelotti gli ha comunicato la sua sostituzione nell'intervallo di Udinese-Napoli.

La reazione di Insigne alla sostituzione

"La resa del capitano: 45 minuti di un grigiore assoluto, poi la sostituzione. Il silenzio di Lorenzo Insigne: in campo, nel corso di un primo tempo giocato senza brillantezza e probabilmente con troppa pressione, e poi nello spogliatoio, nell’intervallo, quando Ancelotti ha annunciato il cambio con Llorente. Nessuna reazione particolare, nessuna lamentela: magari tanta tristezza, questo si. E di certo anche la rabbia dentro, forte, mista alla voglia di uscire definitivamente dal tunnel: individualmente e da alfiere di una squadra in grande difficoltà".

La crisi di Lorenzo

"E allora, la doppia crisi: di Lorenzo e poi del Napoli. Sia chiaro: non è mica lui, soltanto lui il responsabile del momento degli azzurri, per carità, ma è ovvio che i vuoti di un uomo con le sue qualità facciano davvero molto rumore. Già, almeno quanto la decisione di Carletto di tirarlo fuori a metà partita, sull’1-0 per l’Udinese: arrivederci Lorenzo; arrivederci a martedì. Giorno di un’altra speranza doppia: la squadra insegue la qualificazione agli ottavi di Champions con il Genk, distante appena un punto, ma soprattutto la scossa. La luce: quella che ieri ha illuminato a tratti la ripresa, sull’onda dell’orgoglio, dopo un primo tempo buio come troppi ormai. Un tempo con, ma senza Insigne".

Insigne senza gol

"A conti fatti, ora sono undici le giornate di Lorenzino in campionato senza gol: l’ultimo risale alla trasferta di Lecce del 22 settembre, su rigore. Considerando anche le coppe, invece, il capitano non segna dalla passerella di Salisburgo del 23 ottobre in Champions (rete decisiva partendo dalla panchina): nove partite. E martedì si torna in Europa, al San Paolo, per l’ultimo passo verso gli ottavi: e come ha detto Ancelotti, probabilmente consapevole del peso della pressione avvertita dall’unico napoletano rappresentativo del Napoli, serviranno lucidità e tanta serenità".