Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

rassegna

Da Insigne e Koulibaly, il ricordo di un’isola felice: Napoli era qualcosa in più

koulibaly
Il focus de La Gazzetta dello Sport sugli ex azzurri, andati via questa estate...
Susy Fiorillo
Susy Fiorillo Inviata 

Non si vive di ricordi, eppure aver vissuto una città come Napoli diventa complicato dimenticare le emozioni e le abitudini di un luogo magico. È il caso di Insigne e Koulibaly, ma anche di Fabian e di Mertens, ed Ospina e chi ne ha più ne metta. Imprescindibili alla causa azzurra, almeno sino al termine della passata stagione, questi calciatori stanno attraversando un momento delicato. E chissà... forse stanno anche rimpiangendo Napoli...

Da Insigne e Koulibaly, quelli che ora rimpiangono il Napoli

insigne
—  

Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport:

"Vedi Napoli e poi… ti perdi. Eppure c’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui loro sembravano imprescindibili per i successi degli azzurri. Elementi portanti sul piano tecnico, i titolarissimi.


Alcuni dei quali in grado di intrecciare un rapporto viscerale con la città che a lungo li ha ritenuti insostituibili. Ma l’attualità racconta una realtà diversa. Senza di loro, infatti, la squadra di Luciano Spalletti sta mostrando la sua versione migliore.

La società ha provato a trattenerli senza l’intenzione di fare sacrifici, davanti all’esigenza di ridurre il monte ingaggi. La rivoluzione così sta andando oltre le aspettative più rosee.

Insigne ha scelto di ricominciare da Toronto. Il suo talento non si è fatto attendere, ha collezionato 6 gol e 2 assist in undici presenze, un simile apporto però non è bastato a centrare l’obiettivo dei playoff in Mls. Mertens è volato a Istanbul, sponda Galatasaray, ed è così strano leggere uno zero alla voce delle reti segnate dopo sette partite, per chi è - e rimarrà ancora a lungo - il miglior marcatore della storia del Napoli. Koulibaly e Fabian Ruiz si sono fatti guidare da una comprensibile ambizione.

Il senegalese è passato al Chelsea, dove il rendimento personale non è sempre stato costante e ha rimediato anche un’espulsione nel finale della sconfitta col Leeds. Oggi spera di diventare una certezza anche per Potter, che di recente si è insediato sulla panchina dei Blues. Una continuità che cerca anche il centrocampista: in cinque sfide giocate col Psg non ha totalizzato il minutaggio di due gare intere, sommando soltanto 176 minuti, senza incidere con gol o passaggi decisivi. Galtier peraltro gli ha riservato soltanto brevi comparsate in Champions.

Poi c’è Ospina, che all’Al-Nassr si è accontentato del campionato saudita, ad una latitudine talmente distante dal calcio che conta che i tre clean sheet in cinque presenze perdono di valore. C’è da pensare che Napoli, per tutti loro, non fosse semplicemente un’isola felice o un abbraccio di retorica in cui cullarsi, ma qualcosa in più".

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.