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OMS, Guerra: “Quando i vaccini arriveranno si dovrà agire in fretta”

Ranieri Guerra, vice direttore dell'OMS. C'è timore per la superficialità degli ultimi giorni

Primo giorno di zona rossa per la Regione Campania dopo la decisione del Governo per mettere un freno al dilagare dei casi di Coronavirus. Intervenuto ai microfoni dell’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, il direttore aggiunto...

Maria Ferriero

Primo giorno di zona rossa per la Regione Campania dopo la decisione del Governo per mettere un freno al dilagare dei casi di Coronavirus. Intervenuto ai microfoni dell'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, il direttore aggiunto dell'OMS, Ranieri Guerra ha fatto il punto della situazione.

"Previsioni? La curva sta rallentando e tra poco comincerà a scendere di nuovo ma si allungherà nel tempo, rispetto a quella della prima ondata in quanto abbiamo più casi diagnosticati anche molto meglio grazie ad una attività di test in continua crescita. E non ci dimentichiamo che siamo appena all’inizio della stagione invernale".

OMS, le parole di Guerra

 (Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images)

"Assistiamo al rallentamento della rapidità di trasmissione del virus che non equivale al calo dei casi. La salita è meno ripida. Sono probabilmente gli effetti del primo Dpcm (24 ottobre) che ha introdotto misure comunque molto leggere. Poi ce ne sono stati altri due. Ed è da questo che attendiamo risultati più visibili. Tempo una decina di giorni. Alle Regioni vengono richiesti dati ordinari, ma di qualità e inviati tempestivamente. Il problema è che la comunicazione in questo momento iniziale ha cadenza settimanale. Per essere ancora più efficace, la frequenza di invio e analisi dei dati dovrebbe essere più elevata, almeno due volte alla settimana. Così si garantisce tempestività e appropriatezza delle azioni restrittive e di rilascio. Le Regioni che non riescono a fornire i dati nei tempi giusti vengono assegnate automaticamente a una zona critica. A mio parere, anziché metterle in chiusura immediata, sarebbe più opportuno aiutarle".

Coronavirus, Guerra ed il futuro

 (Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images)

"Bene che vada sarà un Natale sobrio, anche se i numeri dell’epidemia migliorassero. Sarebbe un grosso errore lasciarsi andare, come è avvenuto in estate. Il quadro è molto chiaro. Il virus si trasmette grazie ai contatti interumani. O li limitiamo spontaneamente con il senso di responsabilità, oppure ci dovranno essere chiusure imposte con le conseguenze economiche e sociali che ormai conosciamo bene. Una scorciatoia non esiste. Terza ondata? Le epidemie si comportano così. La curva diventerà meno ripida ma questo non significa che il virus sparirà. Come la scorsa estate resterà sotto traccia e prima di allontanarlo per sempre passerà parecchio tempo. Quando i vaccini arriveranno sarà anche necessario agire in fretta per proteggere la popolazione".