Giacomelli rovina Napoli-Atalanta – “Amico di Mazzoleni e Totti, già richiamato da Rizzoli” | IL MATTINO

L'uomo copertina di Napoli-Atalanta resterà sicuramente Piero Giacomelli, arbitro della Sezione di Trieste. Il fischietto che nella giornata di ieri ha fatto discutere e continuerà a farlo è già stato fortemente richiamato in passato da Nicola Rizzoli. Ieri sera è stato redarguito anche da Ancelotti per la bagarre che causata insieme a Banti (arbitro al VAR di Napoli-Atalanta). Ma chi è davvero Giacomelli? L'edizione odierna de Il Mattino ha analizzato la sua vita al di fuori del campo.

GIACOMELLI ROVINA NAPOLI-ATALANTA: ECCO CHI E'

"Piero Giacomelli gestisce un ristorante a Trieste, è un fan (o almeno lo era) di Totti tanto da disegnare un murales raffigurante il «pupone» su una parete del proprio locale. Grande amico del bergamasco Mazzoleni, è stato messo alla berlina dalla Lazio ed ha ricevuto una corposa tirata d’orecchi dal designatore Rizzoli. Due anni fa Giacomelli fu coinvolto nelle polemiche di un Roma-Lazio: non concesse un rigore ai biancocelesti per un mani di Iago Falque e nell’azione successiva espulse Immobile in maniera forse eccessiva. Come se non bastasse, sul suo profilo Facebook aveva una foto di un rigore tirato da Totti con lui sullo sfondo. La Procura indagò, facendo sollevare un mare di polemiche".

Napoli-Atalanta, quante polemiche!

Corriere dello Sport 3 – Però diteci quando è rigore e quando deve intervenire il VAR… Macchia ulteriormente una partita già sporcata per assenza di personalità ed eccesso di protagonismo. Tra una serie di errori, la clamorosa decisione sua e di chi sta dinnanzi al monitor di non intervenire.

Il Mattino 3 – Perché non va al Var a rivedere la sua svista? Ecco, perché Giacomelli si fida di Banti (al VAR) e non fa quello che ogni arbitro farebbe, visto le proteste decise: è una morsa letale quella con cui Kjaer abbraccia Llorente, va solo sullo spagnolo, non pensa ad altro e lo affossa. Può anche essergli sfuggito ma Giacomelli non può non andare a vedere in prima persona. Errore pesantissimo e gestione senza personalità.