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Giacomelli, che disastri nel finale! Rigore negato, spinta a Callejon e niente terzo tempo

Giacomelli, arbitro di Serie A (Photo by Getty Images)

Giacomelli può essere definito l'uomo di Napoli-Atalanta. Quanti errori in pochi minuti!

Salvatore Amoroso

E' Piero Giacomelli l'uomo copertina di Napoli-Atalanta. Il fischietto della Sezione di Trieste, con i suoi assistenti e la sala VAR, sono andati in netta confusione. (LE PAROLE DI DE LAURENTIIS)

GIACOMELLI, CHE DISASTRO!

Succede tutto dall'85 in poi: Ilicic pareggia, segnando il gol del 2-2 ma il gol è viziato da un precedente calcio di rigore per fallo di Kjaer su Fernando Llorente. Il difensore danese trattiene evidentemente Llorente in area di rigore, disinteressandosi completamente del pallone che arriva in area di rigore da un cross di Mertens. Giacomelli non fischia e l'azione continua. Sul ribaltamento di fronte, Toloi trova l'imbucata perfetta per Ilicic che a tu per tu con Meret non sbaglia e pareggia. E' il momento dell'inferno: il Napoli incombe, si chiede il calcio di rigore per il fallo su Llorente. Il VAR conferma che non c'è fuorigioco di Ilicic e, clamorosamente, anche che la trattenuta di Kjaer è regolare. E' gol, è 2-2. Il Napoli insorge: i calciatori si fermano a centrocampo, quasi minacciando di non voler più far riprendere la partita.

Doppia espulsione per la panchina del Napoli: prima un membro dello staff, poi il rosso viene mostrato a Carlo Ancelotti. I calciatori azzurri non ci stanno. Insigne protesta con l'arbitro, con lui anche Koulibaly e Callejon. Qui arriva il secondo evento clamoroso da parte di Giacomelli che, volendo riprendere velocemente il gioco, spinge Josè Maria Callejon, urlandogli di tornare a giocare. Callejon va su tutte le furie:"Non mi toccare!", ripete, imperterrito, nervosamente. A quel punto Giacomelli si allontana e fa riprendere il gioco, tra le proteste reiterate.

TERZO TEMPO? MEGLIO DI NO

La partita continua, il Napoli prova ad attaccare per vincere nonostante la bagarre ma non ci riesce. Triplice fischio: è pari. Migliaia di fischi, è il San Paolo che sovrasta la squadra arbitrale. Giacomelli, visibilmente titubante, prende la via degli spogliatoi, con Tonelli che ironicamente e invano prova a consegnargli il pallone. L'arbitro abbassa la testa e va via. E il terzo tempo? Non c'è. Giacomelli, oltre a non portare il pallone negli spogliatoi, evita anche il saluto ad entrambe le squadre a centrocampo e i motivi non possono essere quelli della polemica. L'arbitro deve posizionarsi a centrocampo e attendere i saluti.

Che qualcosa non vada è chiaro, che il VAR abbia tantissime lacune (vedi mancato rigore su Llorente per fallo di Cacciatore in Napoli-Cagliari del 25/09), ancor di più.

di Salvatore Amoroso