Nella trasferta di Torino il Napolidi Gennaro Gattuso ha dato un'altra straordinaria dimostrazione di forza, giocando in scioltezza e originando una grande quantità di palle gol. Nel suo consueto editoriale su Repubblicail giornalista Antonio Corbo ha analizzato la prestazione di ieri e non solo.
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Corbo: “Le vittorie indiscusse del Napoli dimostrano l’ottimo lavoro di Gattuso e della squadra”
Nella trasferta di Torino il Napoli di Gennaro Gattuso ha dato un’altra straordinaria dimostrazione di forza, giocando in scioltezza e originando una grande quantità di palle gol. Nel suo consueto editoriale su Repubblica il giornalista...
Corbo: "Adesso Gattuso sta allenando in completa serenità"
"La grande serata di Torino proietta il Napoli nelle luci di una primavera ancora tutta da vivere, mancano 5 partite, non è finita. Gattuso gestisce senza urlare gli equilibri raggiunti. Guida ormai la squadra più in forma del campionato, capace di cambiare formula in 4 giorni senza ridurre la velocità del gioco, la fluidità della manovra, la superiorità tattica con l’ampiezza degli esterni sulle malmesse difese a tre.
Freschezza atletica e maturità nel dominio delle gare rivelano una sincera disponibilità alla fatica, lo studio degli avversari, coesione. Nell’euforia giusto che il Napoli si interroghi: che cosa è successo nel lungo inverno? Infortuni e Covid hanno afflitto tutti, lunedì della vittoria più eccitante sia anche il lunedì della riflessione. Se il Napoli ora vince in agilità, dimostra che il lavoro di Gattuso, del suo staff e dei giocatori è di alto pregio. Ma svela che non c’erano difetti di fabbrica nella costruzione, un’ottima squadra pur mancando il protagonista irresistibile, il bomber da 25 gol come Ronaldo, il leader carismatico da liturgia delle vittorie. Fra Insigne e gli altri era ed è spalmata una qualità media elevata. Ampia facoltà di ricambi. Pregi evidenti solo nel finale. Quando depressioni e isterismi si sono attenuati, quando Gattuso può allenare tutti senza doverne cacciare qualcuno un po’ distratto o troppo loquace quando il presidente può non lanciare allarmi per dare una scossa dopo certe sconfitte che sono più difficili da tollerare dopo aver visto ancora una volta una squadra solare nella malinconica stagione del virus. La sola forse che poteva competere non sul confine della Champions, ma ballare sul palco”.
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