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Fabio Cannavaro: “È importante che Insigne resti. Spalletti? Per scaramanzia lo inviterò a cena”

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L'ex difensore partenopeo ha analizzato la situazione in casa azzurra

Giuseppe Canetti

Fabio Cannavaro, Campione del Mondo nel 2006 e con un passato in maglia azzurra, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per un'intervista a tutto campo. L'ex difensore si è soffermato a lungo anche sulle principali vicende di casa Napoli. Di seguito le sue parole.

"Il Napoli non teme nessuno e può davvero vincere lo scudetto"

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Le parole di Fabio Cannavaro:

Sull'inizio di stagione del Napoli

"Il Napoli, con la squadra al completo, non teme nessuno e può davvero vincere lo scudetto. Spalletti è anche un po’ cambiato, in positivo. Nel senso che senza togliere bellezza al suo gioco, è diventato più concreto nello schierare in campo i propri uomini. E la squadra dà risposte eccellenti sul piano della solidità, sembra di sbattere contro un muro giocando contro di loro".

L'analisi su Fiorentina-Napoli

"Un esempio che mi ha colpito? A Firenze ho visto una squadra capace di giocare in più modi e di leggere i momenti diversi della partita contro un avversario che almeno per un tempo ha giocato a ritmi alti. Ma quando i viola sembravano prendere il sopravvento, ecco che Fabian gioca un pallone lungo per Osimhen, che entra in area, guadagna un rigore e la partita assume un’altra piega. E comunque anche quando l’iniziativa ce l’aveva la Fiorentina, con Anguissa primo argine e Koulibaly dietro avevi la sensazione di una squadra capace di reggere qualsiasi urto. Insomma il Napoli sa giocare basso e ripartire veloce, ma ha anche giocatori che sanno saltare l’uomo e mostrano padronanza di palleggio per aprire le difese chiuse. E all’occorrenza con Koulibaly puoi tenere la linea altissima per difendere negli spazi aperti".

Sulla corsa scudetto

"Azzurri favoriti? No, però chi vorrà vincere il titolo dovrà batterli e non sarà per nulla semplice. Vedo favorite le milanesi, soprattutto l’Inter e non solo perché ha lo scudetto sul petto. Quella nerazzurra è squadra forte e compatta. E poi mai dare per morta la Juventus. È partita male, ma se poi batti il Chelsea vuol dire che i valori ci sono. Allegri dovrà darle equilibri migliori e continuità, perché non è un caso che mancando Ronaldo si subiscano più gol: perché gli altri devono “alzarsi” di più per segnare. In prospettiva più lunga, perché è in primavera che si deciderà la corsa scudetto, per il Napoli preoccupa la Coppa d’Africa: perché Spalletti perderà per un periodo lungo l’attuale asse portante della squadra: Koulibaly-Anguissa-Osimhen".

"Osimhen fortissimo, è importante che Insigne resti"

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Su Osimhen

"È Fortissimo. Ha qualità non semplici da trovare in un attaccante. E il nigeriano è di assoluto livello internazionale. Tutti pensano sia un cavallo pazzo, invece andate a vedere i suoi gol ed è uno che in area sa fare molto male agli avversari. Con Spalletti sta anche maturando nei movimenti, nei sincronismi di squadra".

Sul rinnovo di Insigne

"Hanno cominciato a parlarsi col club. Bene, avanti così. È importante che Lorenzo resti".

Su Spalletti

"Non ha bisogno di consigli. Già ci siamo incontrati e visto che poi è andata bene... scaramanticamente, appena rientro a Napoli lo invito a cena in uno dei tanti posti affascinanti della mia città. Mi piace parlare di calcio con lui, c’è sempre da imparare".