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Di Lorenzo, il capitano coraggioso che guida il Napoli esaltato dai quotidiani

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I voti di Di Lorenzo

Sara Ghezzi

Giovanni Di Lorenzo è il pilastro indiscusso del Napoli, non solo perché capitano, ma soprattutto per quello che fa in campo. Dal suo arrivo all'ombra del Vesuvio è sempre stato il titolare indiscusso di tre allenatori che il lui hanno sempre visto le doti umani e calcistiche. Per questo motivo Spalletti, che ieri lo ha elogiato, ha scelto lui quando c'era da riconsegnare la fascia da capitano. E Giovanni questo compito lo sta svolgendo al massimo ogni volta che scende in campo, ma anche nelle interviste. Ieri contro la Salernitana è anche andato in gol, ma non solo. La sua prestazione è il manifesto della sua forza fisica e mentale, ma soprattutto il manuale di come essere capitano. 95 minuti da applausi che hanno spinto i quotidiani ad esaltarlo questa mattina, A seguire le sue pagelle.

Di Lorenzo, il capitano coraggioso che guida il Napoli esaltato dai quotidiani

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Il Corriere dello Sport 7 - I capitani (coraggiosi) conoscono le rotte giuste: attacca con giudizio e, dal niente, zac, un taglio secco alla partita. Che per poco non riapre, buttando il pallone Lobotka...Però!

Tuttosport6,5 - Meno tremendista in spinta, ma è intelligente nello scambiare le posizioni e nel leggere gli inserimenti. Tanto è vero che è al punto giusto nel momento giusto per segnare il preziosissimo gol che sblocca una partita malmostosa. Nel finale rischia il patatac con passaggio azzardato su Lobotka che innesca Piatek.

La Gazzetta dello Sport 7 - Nel primo tempo, con la Salernitana blindata, i suoi movimenti sono scardinati. Prima a servire Osimhen in fuorigioco per pochi centimetri e poi il gol.

Repubblica 7 - Ci sono la pioggia, una squadra chiusa, nemmeno un tifoso del Napoli. Ma c'è lui, al posto giusto proprio quando serve.

Il Mattino 7 - La mossa segreta di Spalletti che lo libera quasi dai compiti difensivi e lo piazza lì in prima linea, nella trincea granata. Segna il gol da bomber. Non un caso. Lui in attacco spesso è persino più offensivo di Lozano che gli guarda le spalle. Praticamente si traveste da seconda punta, da trequartista, da ala sinistra, dimostrando di aver un bel piede come rifinitore. Piede he lo tradisce all'84' con l'unico svarione.