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De Laurentiis ha mandato un segnale. Ora tocca alla squadra rispondere

FERRARA, ITALY - OCTOBER 27:  Players of SSC Napoli look diasappointed during the Serie A match between SPAL and SSC Napoli at Stadio Paolo Mazza on October 27, 2019 in Ferrara, Italy.  (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

De Laurentiis è stato chiaro e ha voluto mandare un segnale forte a tutta la squadra. Il ritiro non è punitivo, ma per serve a conoscersi e a indagare al meglio su quanto si è gruppo unito. Il Mattino ha analizzato l’accaduto. De...

Alessandro Silvano Davidde

De Laurentiis è stato chiaro e ha voluto mandare un segnale forte a tutta la squadra. Il ritiro non è punitivo, ma per serve a conoscersi e a indagare al meglio su quanto si è gruppo unito. Il Mattino ha analizzato l'accaduto.

De Laurentiis ha lanciato un segnale: ora sta alla squadra

La missione di De Laurentiis è compiuta. Voleva una scossa e almeno una prima reazione l'ha avuta. Il gruppo si compatta attorno al pugno duro presidenziale. Il ds Giuntoli spiega che la decisione della proprietà non è un castigo ma che si tratta solo del tentativo di mettere assieme i cocci di un gruppo che ha troppi alti e bassi nei rendimenti e che fa fatica a trovare un vero leader. Fa poca differenza, per i giocatori: la realtà dice semplicemente che cinque giorni dietro un cancello virtualmente chiuso sono molto lunghi. Peraltro c'è da fare i conti anche con le convocazioni con le rispettive nazionali: insomma, tanti azzurri torneranno a casa solo tra una quindicina di giorni. Ma tant'è: De Laurentiis le ha provate tutte e, sull'altare dell'esigenza di ritrovare certezze all'interno dello spogliatoio, ha preso questa decisione. Sa bene che Ancelotti non condivide il passo ma stavolta ha ignorato il pensiero del suo tecnico. Salvo ripensamenti, il rompete le righe avverrà subito dopo Napoli-Genoa.

I tentativi

In realtà è da almeno dieci giorni che sente puzza di bruciato: ed è per questo che De Laurentiis ha deciso, il giorno prima di Napoli-Atalanta, di trascorrere la serata a Castel Volturno. Non una serata banale: cena e partita alla tv (c'era Brescia-Inter) con Ancelotti e poi incontro con la delegazione dello spogliatoio, con cui ha definito i premi per la Champions, accontentando le richieste della squadra in un clima di totale distensione. Pensava, dopo la gara con l'Atalanta, di aver messo il Napoli sulla strada giusta: venerdì a Roma, prima ha accompagnato Insigne e company a Villa Stuart a trovare Malcuit e poi si è intrattenuto con la squadra e Ancelotti. Ma la prestazione dell'Olimpico lo ha gelato.