De Bruyne, la maestria di un campione che illumina: i voti dei quotidiani

Kevin De Bruyne era il più atteso di Sassuolo-Napoli, un campione indiscusso che ha risposto presente non solo per il gol ma anche per alcune giocate illuminanti oltre che per aver messo in campo una dedizione e umiltà che è piaciuta a Conte. Importnte nella fase del possesso, ma anche in quella del non possesso. Una stella che illumina il cielo della Serie A. I quotidiani questa mattina lo hanno esaltato con voti altissimi. Per il gol, la prestazione, ma qualcosa in più per il passaggio a Rrahmani nel primo tempo: un lampo e gli ha spalancato la porta. Nessuno si è accorto che c’era spazio per quell’assist. Il raggio di un cielo superiore. Potrebbe segnare dopo 25’’, aspetta quasi un’ora per la prima rete azzurra con la specialità della casa. Fa la mezzala, la seconda punta, poi si affianca a Lobo, finisce centravanti. Gioca ovunque occorra, con la sua classe. A 34 anni e 56 giorni diventa il giocatore più anziano a segnare al suo esordio col Napoli in Serie A nell’era dei tre punti. Il gol è quasi casuale ma la punizione è calciata benissimo, per il resto gioca al piccolo trotto. Dà sempre la sensazione di sapere cosa fare del pallone. La maestria con cui calcia quella morbida traiettoria al cianuro è roba degna di un genio come il belga. Primo gol nel giorno dell'esordio italiano. Pochi secondi e già potevamo segnare con una conclusione al volo. Subito si scambia la posizione con McTominay con lo scozzese vira in posizione centrale e lavora in asse proprio con lo scozzese. Il tocco per Rrahmani su sviluppi di azione d'angolo che prende incontro tempo tutta la difesa del Sassuolo è da poesia di questo gioco. Inutile negarlo il più atteso dai tifosi del Napoli e non era lui e nel corso del primo tempo regala qualche sprazzo di talento illuminante soprattutto quanto serve un pallone incredibile a Rrahmani. Il fuoriclasse belga mostra, anche, grande dedizione. I campioni, però, fanno la differenza nelle piccole cose e ad inizio secondo tempo da calcio di punizione si presenta all'Italia con una specialità della casa. Conte lo lascia in campo per tutto il match che conclude come falso nueve, dopo aver coperto praticamente ogni zona di campo. Per uno che era venuto a prendersi la pensione un debutto niente male.