Parla di continuo con i giocatori e la manovra con il joystick. Tutto suo il segno di una squadra che gioca davvero a pallone. Le ali, le mezze ali, i centravanti. Il 4-3-3 è la confort zone del Napoli, anche se Conte è quasi costretto al ritorno alle origini per l'influenza malefica (ma poi mica tanto) di MacTominay. Aveva in mente ben altro, ma la forza del Napoli è questa. Fa di necessità virtù. Non è la prima volta, è la costante della gestione Conte. Nella ripresa, quando il Milan mette in campo 4 attaccanti, passa al 5-4-1 anche perché, privo di centrocampisti in panchina, quando Lobotka chiede il cambio fa entrare Juan Jesus. Il catenaccione finale è inevitabile come i patemi nelle mischie nei minuti di recupero: troppi infortunati e troppi in condizioni non perfette.
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