Antonio Conte ha appena dovuto fare i conti con l’infortunio di Neres - comunicato poi nel tardo pomeriggio - e non può certo avere l’umore alle stelle quando comincia la conferenza post allenamento. Il Napoli, però, è la stessa squadra in lotta per lo scudetto che lui stesso aveva lanciato e caricato prima della sfida con l’Empoli, raccontando di «una bella pressione guadagnata» dai suoi splendidi ragazzi. Sono trascorsi appena cinque giorni e quattro dalla cena di gruppo piena di sorrisi e canzoni, ma il clima è totalmente diverso. «Ho detto tante cose a inizio anno: alcune posso confermarle, altre non posso. No, non rinnego nessuno, però poi ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare e di mantenere tutto quello che ho detto. È stato chiaro anche il discorso di Kvaratskhelia: avevo detto che il Napoli non doveva essere una squadra di passaggio, quindi non vorrei passare per bugiardo o per qualcuno che dice delle cose che alla fine vengono disattese. È inevitabile che durante questi otto mesi, in questo percorso mio a Napoli, ho capito che tante cose non si possono fare». A cosa si riferisce? «Ho già risposto, parliamo della partita». Questa volta non è questione di pressione, piuttosto di temperatura: cala il gelo. E s’avverte fino a Capri, dove De Laurentiis sta trascorrendo qualche giorno di relax in occasione di Pasqua".
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