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Il Napoli fermato (anche) dal Cagliari ha mostrato tutte le lacune di una stagione che definire deludente sembra quasi un eufemismo.
Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Calzona ottiene un altro 1-1, come mercoledì in Champions, ma dal sapore diverso. Le scintille che si sono intraviste negli ultimi 20’ contro il Barça non si tramutano in fuoco, spente dal vento sardo e dall’aggressività del Cagliari. L’unica differenza con il recente passato è la presenza realizzativa di Osimhen. Il possesso del Napoli è ancora vischioso, le uscite dal basso non sono mai limpide, nonostante l’inserimento a centrocampo del ripescato Zielinski che dovrebbe aggiungere qualità. La squadra cerca di muovere palla da dietro, ma i due centrali Rrahmani e Juan Jesus scelgono sempre la soluzione orizzontale più facile, come del resto Anguissa. Lobotka, pedinato da Gaetano, è impreciso, Mazzocchi e Olivera sugli esterni sono molto da corsa e poco da ricamo. E non va meglio nelle poche occasioni in cui il Napoli riesce a raggiungere Kvaratskhelia, di nuovo anonimo: il passo corto di Nandez gli intreccia le caviglie. L’unico a muoversi al di fuori delle linee troppo ingessate è Raspadori: suo l’unico tiro in porta azzurro del primo tempo. Così Osimhen sembra una risorsa sprecata. Il nigeriano è quasi totalmente isolato".
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