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Alberto Bigon, ex allenatore del Napoli del secondo scudetto, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul momento di Rudi Garcia.
"Quando il presidente non comunica o non trasmette sintonia con l'allenatore quest'ultimo è un uomo che va negli spogliatoi 'decapitato'. È uno 'zombie' che cammina. Chi va nello spogliatoio deve essere supportato ed appoggiato dalla società. Poi a volte capita e succede che bisogna arrivare a dirsi addio, e a volte è addirittura necessario. Provo mettermi nei panni di Garcia: vado al campo, faccio quello che devo fare al rientro con un gruppo di giocatori senza tanti nazionali e tento di auto convincermi che non è cambiato nulla. Però non lo so... Io non ci riuscivo. E credetemi: sarebbe successo anche a Spalletti se fosse rimasto e dopo tre quattro mesi non arrivavano i risultati. Perché non c'è più Kim e in difesa gli equilibri non sono quelli di prima. Sicuramente Spalletti non avrebbe avuto questa distanza dalla vetta, conoscendo meglio le "bestie" che si ritrovava in squadra il Napoli. Però non sarebbe stato facile neppure per lui".
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