Il mister ha provato a ridisegnare la squadra passando a 4 dietro e inserendo il rientrante Lobotka per ridare ordine, ma nulla: encefalogramma piatto. Un inarrestabile Zaniolo e l’eurogol di Ekkelenkamp (l’ha rifatto!) condannano il Napoli al ko. La faccia di Conte dopo il gol dice tutto: un’espressione basita, come a dire “che succede?”. E dopo la rete la reazione è stata timida anche se l’occasione è arrivata, ma Hojlund ha sbagliato un gol che avremmo segnato anche noi dal divano. Insomma, la giornata è nata e finita storta. Ora è già tempo di guardare avanti e di ragionare sulle ripercussioni di queste ultime due gare. Il prossimo impegno che attende il Napoli è la Supercoppa in Arabia contro il Milan di Allegri: una gara da dentro o fuori in cui ci si gioca il passaggio in finale. Questa partita, e l’eventuale successiva, avranno un significato importantissimo: è il primo trofeo in palio e una vittoria può dare definitivamente certezze alla squadra. Infatti, la coppa e il recupero progressivo degli infortunati, e qualche tassello sul mercato, sono la benzina necessaria per raddrizzare definitivamente la situazione. Come ha detto Conte sette sconfitte sono troppe ma non bisogna perdere l’entusiasmo. Ebbene sì, una prima parte di stagione troppo altalenante per il Napoli che ora è chiamato alla prova della verità: riuscirà a trovare linearità nei risultati e nelle prestazioni o sarà costretto a vivere all’infinito il suo giorno della marmotta?
A cura di Giovanni Frezzetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202305/6077855f64f8faf8a21e75e8615e840c.jpg)
/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202512/96e12c49e8dd5d5f0db82754d51bd997.png)