Nel 2019, quando Nicolò Barella passò all’Inter di Antonio Conte, altre squadre, Napoli prima e Roma poi, offrivano contratti più vantaggiosi. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Ma il progetto nerazzurro lo convinceva di più. La presenza di Conte e il sogno di vincere uno scudetto con l’Inter fecero il resto. Al momento della firma, a Barella fu fatta una promessa di un adeguamento, in caso di prestazioni positive. Ora Nicolò si aspetta che quella promessa venga onorata.
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Barella, scelta l’Inter nel 2019 nonostante il Napoli offrisse più soldi: il retroscena – GdS
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Barella scelse l'Inter nel 2019 nonostante il Napoli offrisse di più
Dopo Euro 2020 però si potrà già cominciare a discutere. C’è il rischio che altre buone prestazioni stimolino offerte provenienti da altri club? Relativamente, in fondo Nicolò Barella non ha certo bisogno di confermarsi ad alti livelli. Quale può essere il possibile punto di caduta della trattativa? La premessa vale per tutti: la pandemia ha evidentemente spostato i parametri di riferimento, li ha abbassati. In sede di trattativa la cosa non potrà non pesare. Ma è assai probabile che l’Inter possa offrire al centrocampista un accordo da quattro milioni di parte fissa a salire, oltre ai soliti bonus a condire l’accordo.
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