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Il Mattino – Ancelotti non delega più a Davide. Il cambiamento

Davide Ancelotti

Una settimana iniziata con il faccia a faccia voluto da Ancelotti, le sue accuse alla squadra di non avere una mentalità vincente. Le risposte crude dei calciatori che hanno puntato l’indice sugli allenamenti troppo blandi e sulla mancanza di...

Alessandro Silvano Davidde

Una settimana iniziata con il faccia a faccia voluto da Ancelotti, le sue accuse alla squadra di non avere una mentalità vincente. Le risposte crude dei calciatori che hanno puntato l’indice sugli allenamenti troppo blandi e sulla mancanza di sedute tattiche. In questi tre giorni di clausura non ci sono stati più confronti tra il tecnico e quel gruppo. Appena un mese fa gli stessi che si sono ammutinati contro la decisione del club di andare in ritiro. Il Mattino ha analizzato l'umore dello spogliatoio e del gruppo in generale.

Ancelotti toglie poteri al figlio Davide

Ancelotti, già quella notte del 5 novembre, prese coscienza di come il gruppo remasse in un’altra direzione: perché il tecnico provò inutilmente a convincere Insigne e gli altri a salire sul bus che li avrebbe portati a Castel Volturno, assieme a Cristiano Giuntoli e a Edoardo De Laurentiis. Anche il suo intervento non fece cambiare idea alla squadra. «Una insubordinazione», per dirla secondo il termine usato dal Napoli nella richiesta di multe che pesa ancora nel clima di questa squadra.

Ancelotti al centro di ogni cosa. Già, perché questa è stata la settimana in cui Carlo si è piazzato nel mezzo e ha preso tutto in mano. Senza delegare più nulla. Neppure al figlio Davide, suo braccio destro che difende a spada tratta da ogni allusione che arriva dall’esterno. Ma stavolta Re Carlo ha capito che contro un gruppo che invoca una guida sicura e dura non c’è spazio per altri che non sia lui. Ancelotti junior, in queste ore, si è un po’ messo da parte, limitando i suoi interventi anche nel corso dell’allenamento.