Piccoli capricci arrivano dal mondo del calcio ed in particolare dalla Serie B dopo il decreto del governo per affrontare l'allarme Coronavirus. Alcune società, infatti, hanno deciso di convocare comunque i calciatori per la seduta di allenamento quotidiana. Sgambatura in piccoli gruppi da tre in momenti diversi della giornata evitando quindi partitine e contatti. Una situazione, però, che sembra non convincere l'associazione calciatori (Aic), presieduta da Damiano Tommasi. Questi ha una nuova richiesta adesso ovvero quella di interrompere anche gli allenamenti. L'opinione è arrivata tramite un comunicato il cui contenuto è riportato dall'edizione odierna de Il Mattino.
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Il Mattino – AIC accusa i club: “Alcuni continuano a convocare i calciatori per gli allenamenti. Atto irresponsabile”
Piccoli capricci arrivano dal mondo del calcio ed in particolare dalla Serie B dopo il decreto del governo per affrontare l’allarme Coronavirus. Alcune società, infatti, hanno deciso di convocare comunque i calciatori per la seduta di...
Il comunicato
L'Aic, in un momento delicato per il Paese, è costretta suo malgrado a denunciare la paradossale situazione che si sta verificando in più di qualche club professionistico. Nonostante l'intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha adottato con un decreto misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale sino al 25 marzo. Ora riteniamo che la situazione abbia una definizione ben precisa. Se i club convocano in Italia calciatori per il solo fatto di controllare la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa. E' un atto vergognosamente irresponsabile nei confronti delle tante persone costrette a muoversi e a lavorare per consentirci un minimo di servizi necessari. Se le società convocano gli atleti difendendosi con il Dpcm devono spiegare quale sia l'interesse nazionale di tenere in forma atleti ed atlete che nella migliore delle ipotesi non riprenderanno l'attività prima di metà aprile".
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