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Osimhen, rinnovo arenato: ecco cosa è accaduto davvero. La ricostruzione

Osimhen
Il primo abboccamento fra la proprietà ed il giocatore risale a prima dell'estate secondo la Gazzetta dello Sport
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

È sempre difficile dire chi eventualmente in una trattativa “ha cambiato idea”, come ieri De Laurentiis ha asserito riguardo a Victor Osimhen. È più facile, sicuramente, affermare che in una vicenda complessa i tira e molla sono all’ordine del giorno, così come i passi in avanti di una parte e quelli indietro dell’altra. La Gazzetta dello Sport ricostruisce la vicenda sul mancato rinnovo dell'attaccante nigeriano con il club azzurro.

Osimhen, la ricostruzione del mancato rinnovo con il Napoli

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Tornando indietro la genesi del rinnovo di contratto ancora da siglare tra il Napoli ed Osimhen risale a prima dell’estate, a quando cioè - una volta conquistato lo scudetto - De Laurentiis ha avuto i primi approcci con il composito entourage del bomber nigeriano: ci si è visti in primo luogo per dirsi - reciprocamente - di capire se e cosa proponesse il mercato per l’attaccante che lo scorso anno ha trascinato il Napoli al terzo tricolore della sua storia. Su questo, erano tutti d’accordo: se fosse arrivata un’offerta faraonica, il club ed il calciatore l’avrebbero valutata attentamente.


L’unica però proposta più o meno “indecente” è arrivata dagli Emirati e quando ormai era tardi per sostituire Osimhen, ragion per cui bisogna indagare su cosa è successo tra fine stagione scorsa e - appunto - agosto inoltrato. Si sono succedute riunioni su riunioni per trovare una formula per andare avanti con il sorriso ma non si è trovata la quadra perché entrambe le parti hanno spesso tirato troppo la corda. Il nodo è tutto su due aspetti: cifra dell’ingaggio e clausola rescissoria, oltre ovviamente al discorso diritti di immagine che però è stato ormai in molti casi risolto dal Napoli concedendo qualcosa ai vari calciatori che nei loro Paesi sono considerati delle vere e proprie star (come appunto nel caso di Osimhen).

La rottura è relativa alle cifre perché ovviamente da parte di Osimhen c’è interesse non solo a guadagnare tanto ma anche ad avere una via di uscita (clausola rescissoria) abbastanza agevole. Il Napoli dal canto suo spinge per clausola alta ed ingaggio più o meno calmierato, visto che parliamo sempre e comunque del calciatore che diventerebbe il più pagato di sempre nel club azzurro. Osi dal canto suo sa che il 2025 non è poi così lontano e che generalmente l’ingaggio deve corrispondere al 10% della clausola (quindi, se fosse di 120 milioni lui dovrebbe guadagnarne 12, cifra che il Napoli non intende garantirgli).

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