Napoli-Fiorentina Primavera, le pagelle: Camelio spina nel fianco, finalmente Raggioli! Rocco da 8

Cala il sipario sullo Stadio Piccolo di Cercola: il Napoli Primavera firma l'upset e, con una prestazione degna della lode, batte la Fiorentina prima della classe. Il tabellone a fine gara recita "3-1" in favore degli azzurrini. La "banda Rocco", dopo i precedenti successi con Atalanta, Juventus e Parma, certifica lo status di "ammazzagrandi" del campionato. Di seguito le consuete pagelle dei partenopei. Nonostante l'avversario odierno fosse la prima della classe, la retroguardia azzurra gli consente di vivere una mattinata tra i pali pressoché tranquilla. Tuttavia, la parata su Montenegro che evita l'eventuale 1-1 vale un mezzo voto in più rispetto alla sufficienza. Fa poco testo il gol della bandiera per i gigliati subito da Sadotti nel recupero. Affidabile. Attento, pulito negli interventi, sempre in anticipo sugli attaccanti viola, rognoso e con grinta incorporata per 90'; e la lista degli elogi per la partita disputata dall'ex Ascoli potrebbe andare ancora avanti. Lo scivolone di due settimane fa col Frosinone è stato soltanto un errore di passaggio. Muro invalicabile. La crescita avuta da Vittorio da quando Rocco ha scelto di passare alla difesa a 3 andrebbe studiata: sembra aver acquistato almeno 10 anni di esperienza in più rispetto ai 19 che la carta d'identità segna. Ormai il Napoli ha una certezza: dalle parti di "Vick", non si passa. Solidità. È il meno appariscente tra i tre centrali, ma non per questo merita meno riconoscimenti: le poche palle-gol create dall'attacco viola dipendendo anche dalla sua prova fatta di lucidità e concentrazione. Pragmatico. Quanto era mancato il "pendolino" su quella fascia! Prezioso in fase di copertura e sempre pronto a galoppare lungo il lato destro del campo, seguite da cross invitanti per i compagni. Raffaele "Quattro Polmoni". La rete con cui sblocca il risultato spiega alla perfezione il tipo di calciatori che Emmanuele incarna: instancabile e incapace, per principio, di mollare un centimetro. Cuore pulsante di una formazione in grado di compiere un'impresa difficilmente pronosticabile alla vigilia. Ancora una volta, imprescindibile, nonché leader. Tanto cervello e tanta applicazione nella partita del numero 4 azzurro: svolge alla perfezione il compito da mediano di rottura affidatogli da Rocco. Inoltre, le ripetute verticalizzazioni risultano efficienti e in grado di segare le gambe all'organico rivale. Intelligente. Domenica impegnativa per la difesa viola sull'out di sinistra: fermare le percussioni di Andrea sarebbe stata un'impresa ardua per chiunque! Non a caso, a vincerlo sono stati i crampi e nulla più. Da sottolineare, ovviamente, il grande apporto dato ai compagni in fase di ripiego. Generoso. Luca ci ha preso gusto: altra partita di livello nel ruolo di trequartista da aggiungere alla lista di quelle offerte tra fine ottobre e dicembre. Si percepisce senza troppi sforzi quanto si senta libero e ispirato nella suddetta posizione; e Rocco, assieme al popolo "081", ne gode l'eleganza. Gioia per gli occhi. Gol, assist e rigore procurato: tanto basta per giustificare un voto cotanto elevato, specialmente se alla prima in assoluto da titolare. L'espulsione, seppur ingenua, lascia il tempo che trova. Spina nel fianco. Christian ha risposto all'appello dei supporter azzurri, oltre che nostro: finalmente una domenica da centravanti vero! Supremazia nei contrasti, grande abilità nella difesa del pallone e rete del 2-0, il primo sigillo stagionale, tramite cui dimostra una certa freddezza. Ora l'obiettivo è trovare continuità, ma i segnali sono più che positivi. Subentra intorno al 60° minuto dopo il cartellino rosso rimediato da Camelio per dare copertura ed evitare che la Fiorentina riprenda coraggio. A onor di cronaca, test superato con il massimo dei voti. Soldatino. Poco più di 20' concessi al classe '07 dove ha da svolgere la sola mansione di difendere il parziale. Sufficiente. Seppur sia un attaccante, basta fare copia e incolla di quanto scritto in precedenza per Genovese (non a caso, hanno fatto il proprio ingresso sul rettangolo verde in coppia). Entra nel finale: disputa pochi minuti affinché possa esser valutato. Il risultato parla da sé: una neopromossa vince contro i più forti del campionato (classifica alla mano). Ma non attraverso il sempreverde "catenaccio", bensì giocando a calcio e fornendo la miglior prestazione dell'annata. Un vanto che poche formazioni nel campionato corrente possono sbandierare con fierezza. Il Napoli di Dario Rocco c'è; e forse vuole puntare a qualcosa di più ambizioso della semplice salvezza. Gruppo unito sotto la guida di un grande condottiero. A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA