Era il 19 dicembre 1993, Parma e Napoli si affrontavano per la gara valida per la sedicesima giornata del campionato di Serie A. I ducali allenati da Nevio Scala erano in testa alla classifica assieme al fortissimo Milan di Capello a quota 21, mentre gli azzurri di Marcello Lippi erano all'ottavo posto con 16 punti. Una vittoria per il Napoli avrebbe significato poter continuare a cullare il sogno di potersi di nuovo qualificare per la Coppa Uefa dopo l'anonimo undicesimo posto in Serie A nella stagione precedente, per il Parma invece avrebbe significato poter continuare a lottare per il Tricolore contro i rossoneri alla loro quarta (solamente) partecipazione assoluta al massimo campionato italiano di calcio. Il Napoli in piena crisi economica, fu costretto a vendere Zola e Crippa proprio al Parma. E nell’ultima giornata prima delle vacanze di Natale gli azzurri al Tardini fecero un grandissimo scherzo ai gialloblù. Finirà con un incredibile 1-3 per il Napoli, passato in vantaggio con Gambaro, dopo soli tre minuti. Brolin su rigore raggiunse i partenopei al 33° minuto e poi, con le due squadre ridotte in 10 uomini (espulsi Crippa e Corini per reciproche scorrettezze al 37°), il Napoli fu capace di vincere la partita con una prodezza di Fonseca in rovesciata al 60° e un tiro da fuori di Thern all'82° che non lasciò scampo a Bucci. Decisivo anche il portiere di riserva Di Fusco che sostituì egregiamente Taglialatela sventando molte occasioni gialloblù.
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