Un altro match molto importante è quello del 4 marzo 1990. Al San Paolo, il Napoli ospita il Genoa nella gara valida per la 27a giornata con gli azzurri che rincorrono il Milan, in testa con 2 punti di vantaggio. Dopo il sorpasso operato dal Diavolo Rossonero la settimana precedente, grazie alla contemporanea sconfitta azzurra a Milano con l'Inter per 3-1 e la goleada rossonera a Roma contro i giallorossi per 0-4), l'aria che si respira in città è molto pesante. Tornano i fantasmi di un altro scudetto perso nelle ultime battute del campionato come quello del 1988, sempre ad opera del Milan. La squadra azzurra è anche priva del suo numero 10, Diego Armando Maradona, e il pubblico del San Paolo inizia a fischiare i propri beniamini perché il risultato non si sblocca e il gioco latita. Il primo tempo si conclude con uno scialbo 0-0, ma per fortuna anche il Milan conclude con lo stesso risultato la prima frazione di gioco a San Siro contro un agguerrito Ascoli. Ad inizio ripresa cambia tutto. Francini sblocca il risultato in mischia per gli azzurri e i marchigiani passano inaspettatamente in vantaggio a Milano con Cvetkovic. Ora le due squadre sono di nuovo appaiate in classifica. Ma i rossoneri non ci stanno e in una dozzina di minuti ribaltano il risultato con Stroppa e Tassotti e battono l'Ascoli. Al San Paolo, a dieci minuti dal termine arriva la doccia gelata. Il Genoa, ridotto in 10 per l'espulsione di Ruotolo al 52°, riesce a pareggiare con un eurogol di Paz e inguaia il Napoli, che passa da 0 a -3 punti di distanza dal Milan in 35 minuti. Ma il 1990 è l'anno del Napoli e Gianfranco Zola, il giovane attaccante sardo acquistato dalla Torres in Serie C, veste lui i panni di Maradona (anche se in quel match vestì una insolita maglia numero 11, la 10 toccò a Mauro) e con un gol in semirovesciata in area batte Braglia e fa esplodere in San Paolo. Anticipando la zona Mazzarri di 20 anni. La distanza dal Milan resta invariata a 7 giornate dalla fine del campionato. Tutti sappiamo come finì il campionato 1989/90: gli azzurri operarono il sorpasso scudetto alla penultima giornata con la contemporanea vittoria a Bologna per 2-4 e l'inopinata sconfitta rossonera per 2-1 nella Fatal Verona. Il Genoa, invece, riuscì a salvarsi grazie all'undicesimo posto con 29 punti.
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