Napoli-Frosinone Primavera, le pagelle: Caucci, che errore! Baridò luci e ombre. Raggioli flop

Cala il sipario sullo Stadio Piccolo di Cercola: il Napoli Primavera crolla in casa nello scontro salvezza con il Frosinone. Il tabellone a fine gara recita "0-2" in favore dei ciociari. Interrotta una striscia di 6 risultati utili consecutivi per la "banda Rocco". Di seguito le consuete pagelle dei partenopei. Due le azioni del Frosinone, altrettanti i gol subiti. Tuttavia, è incolpevole su entrambe le occasioni. Gioca una partita egregia per circa 2/3 dei 90' regolamentari, condita da un paio di recuperi salva-risultato. Purtroppo, porta sulla coscienza la marcatura del raddoppio ospite. Da sottolineare, però, come sia la prima ingenuità commessa da un paio di mesi a questa parte. Altra prova convincente da parte del centrale azzurrino. Vince tutti i duelli aerei che gli si presentano. Nella difesa a 3, ha trovato la propria dimensione: intuizione di Rocco da lodare. Solido. Gara senza infamia e senza lode per il numero 6 campano. Non commette sbavature ed evita che si creino pericoli dal suo lato di campo. Sufficiente. Meno ispirato rispetto alle precedenti uscite. Le galoppate lungo la fascia destra non portano l'effetto sperato, complici dei cross che generano zero ansie alla retroguardia capitolina. Al 50%. Strano a dirsi, ma l'anima della Primavera non eccelle nel freddo di Cercola. Cerca di caricare la squadra nel momento peggiore tramite il solito strapotere fisico, ma non riesce a trasmettere sensazioni positive ai compagni. Lontano dalla miglior forma. Più appariscente del collega di reparto, anche grazie a due/tre rientri nella propria metà campo che evitano destini fin troppo crudeli. C'è però un fondamentale in cui bisogna migliorare: la conclusione dalla distanza. Avesse indirizzato determinati tentativi in porta, avrebbe potuto cambiare le sorti della gara. Dopo oggi, Rocco saprà perfettamente in quale esercizio dovrà fargli spendere gran parte della quotidiana seduta d'allenamento. Non replica la prestazione di Bergamo. Nessun movimento o azione personale capace di impensierire la difesa del Frosinone. Bocciato. Mattinata pressoché da dimenticare per il fantasista di mister Rocco. Tocca una manciata di palloni nei 60' trascorsi sul rettangolo verde. Giornata no. Le qualità ci sono e già si era capito da tempo, ma tenta troppe giocate fine a se stesse. Deve imparare a esser meno innamorato della sfera. A onor di cronaca, Rodolfo gli nega due volte la gioia del gol. Manca il centesimo per fare l'euro. Passano i weekend, ma il giudizio non cambia: uno dei problemi del Napoli Primavera è la prima punta. Non solo è impalpabile in zona gol, ma è poco abile anche nel difendere il pallone e, di conseguenza, nel far salire la squadra. Si sente la mancanza dell'infortunato Saviano. Entra in campo al posto di Lo Scalzo per dare imprevedibilità alla fase offensiva partenopea, ma fallisce in tale compito. Da segnalare, inoltre, un errore sottoporta, nonostante si trovasse in posizione di fuorigioco. Insufficiente. Entra nel finale. Calca il manto verde dello Stadio Piccolo per una decina di minuti, pochi affinché possa esser valutato. Il mister azzurro ripropone (giustamente) lo schema tattico che ha portato alla rinascita della Primavera nel recente periodo. Al netto della sconfitta, tra l'altro immeritata, la strada rimane quella giusta: si deve andare avanti col 3-5-2/3-4-1-2! Le due reti incassate sono frutto di una prodezza e di un errore individuale; pertanto, niente allarmismi e testa alla Youth League. Fiducia intatta. A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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