Napoli-Bologna, le pagelle: Neres principe di Riyadh, Hojlund un guerriero. Lobo una certezza!

Il primo tempo si è concluso con il Napoli in vantaggio sul Bologna grazie ad un gol magistrale di Neres. Ma probabilmente gli azzurri avrebbero meritato qualche gol in più costruendo numerose occasioni in cui Ravaglia ha vestito i panni del supereroe. Il brasiliano e Hojlund si sono cercati e trovati alla perfezione e la squadra di Conte è sembrata avere soluzioni in più grazie ad un assetto tattico che libera l'estro degli attaccanti con una difesa perfetta. Nel secondo tempo il Napoli ha continuato ad attaccare con un Neres indemoniato che ha siglato anche il gol del raddoppio, ma anche nella seconda frazione di gioco gli azzurri hanno macinato gioco costruendo numerose occasioni da gol. Anche nel secondo tempo gli azzurri hanno dominato una partita iniziata per essere vinta, e gli azzurri dopo la gioia di maggio esultano ancora una volta. Nel primo tempo è stato praticamente spettatore con il Bologna che non tira praticamente mai e lui è stato impegnato solo in qualche rilancio e gestione del pallone. Nel secondo tempo mette in mostra le sue qualità tecniche con un dribbling fuori dalla sua area di rigore, ma blocca anche un pallone velenoso. Seconda partita consecutiva da braccetto e la vicinanza di Rrahmani e Juan Jesus lo aiuta a restare concentrato al massimo, poi ogni tano nel primo tempo si regala qualche discesa offensiva seguendo il suo istinto. La sua prestazione poi continua sulla stessa scia della prima frazione di gioco. Il capitano è tornato ad essere convincente. Con Juan Jesus forma una coppia affidabile e nel primo tempo dalle sue parti non passa praticamente nessuno mettendoci fisico e intelligenza negli anticipi. Il secondo tempo non lo spaventa e il muro ha continuato a non permettere gli avversari a rovinargli la serata. Non sarà un uomo copertina, ma Amir è il vero leader e insostituibile del Napoli. Conte lo ha confermato dopo una prestazione gigantesca contro il Milan e lui ha ripagato con un primo tempo perfetto di anticipi, presenza e concentrazione massima. Anche nel secondo tempo mantiene alta la concentrazione non lasciando passare nessuno. Ennesima prestazione di altissimo livello di un giocatore che si è preso tante critiche, ma che ha sempre risposto presente come in questa final four della Supercoppa Italiana. Con Conte ha scoperto di non essere più solo un attaccante, ma è ormai un terzino a tutti gli effetti. Corre come un dannato e difende, ma ogni tanto si ricorda del suo ruolo originale e si inventa giocate fantascientifiche come quando fa un tacco e un tunnel in uscita. Nei secondi 45 minuti ha continuato a macinare chilometri avendo anche la possibilità del tris. Ennesima prestazione di primissimo livello per lui. Stanislav Lobotka, l'uomo che permette al Napoli di avere una luce in mezzo al campo. Sa sempre quello che deve fare con il pallone tra i piedi che è difficile togliergli. Il suo ritorno in campo è semplicemente salvifico per il centrocampo e non solo. Il copione non cambia con le parole che iniziano ad essere ripetitive per descrivere le sue prestazioni. Prestazione praticamente perfetta. Nel primo tempo è probabilmente l'uomo che ha corso di più, era praticamente ovunque a combattere in mezzo al campo, a costruire in zona offensiva e a interdire possibili palloni pericolosi. Nella seconda frazione di gioco continua la sua battaglia personale e al 78' ha provato ancora una volta a segnare la storia con un'acrobazia. Scott è l'uomo che sta dando peso al centrocampo sostituendo in un certo senso Anguissa. Prestazione di maturità, forza fisica e qualità. Nel corso del primo tempo sbaglia qualche controllo e qualche scelta, ma ha sul piede un'occasione da gol incredibile con Ravaglia in super serata che ci ha messo il guantone. Ma la pericolosità arriva ogni volta che ha l'opportunità di avanzare in velocità. Nel secondo tempo fino alla sua uscita dal campo è stato sempre molto attento in fase difensiva, dando il suo contributo nella costruzione delle azioni offensive del Napoli. Qualcuno ad inizio stagione lo trattava come un pacco di cui liberarsi, ma fortunatamente il Napoli è gestito da persone pensanti e Conte ha saputo quando affidarsi lui. Il brasiliano in questo momento è letteralmente devastante e nel primo tempo si è inventato anche un gol fenomenale mostrando una qualità che si era vista ancora poco, il tiro da fuori. Poi la complicità con Hojlund sta facendo la differenza. Il secondo tempo lo apre con una giocata funambolica a centrocampo, poi si inventa un altro grandissimo gol mostrando intelligenza andando a recuperare il pallone approfittando dell'errore in uscita del Bologna. A migliorare la sua prestazione è anche il suo lavoro difensivo che è in perenne crescita da quando a guidarlo c'è Conte. Dopo aver deliziato, Conte lo richiama in panchina dopo una prestazione di un livello altissimo. Hojlund si è ormai Lukakizzato e sta diventando sempre più determinante. Nel primo tempo lui e Neres hanno dialogato benissimo creando occasioni continue nello stresso. Velocità, fisico e tecnica, la crescita è continua. Nel secondo tempo ha continuato a macinare chilometri e a combattere con i difensori vincendo praticamente tutti i duelli, poi ha provato a regalare la tripletta a Neres dopo un'attacco alla profondità perfetto, ma non mette un buon pallone per il brasiliano che non è riuscito ad arrivarci Il jolly macedone è arrivato in soccorso di Antonio Conte dandogli la possibilità di giocare con questo assetto tattico, nel primo tempo ha avuto sul piede un'occasione importante con il pallone che ha accarezzato il palo, anche se avrebbe potuto passare a Hojlund praticamente solo a ridosso dell'area piccola. Nel secondo tempo ha continuato a portare una prestazione di sacrificio e corsa confermando di essere un giocatore affidabile. Entra e regala qualche giocata di qualità, oltre a mostrare la sua crescita nell'atteggiamento difensivo. Entra facendosi vedere e provando a prendere contatto con il campo al meglio dopo l'infortunio. I grandi allenatori sanno reinventarsi e sopperire alle assenze pesanti. Conte a Napoli ha dimostrato di avere questa grandissima abilità e ogni volta che infortuni o momenti no hanno attraversato la sua squadra lui ha saputo reagire. La gara contro il Milan aveva già dato questi segnali, ma il primo tempo contro il Bologna li ha confermati, con un assetto tattico che sprigiona la pericolosità di Neres e Hojlund e una fase difensiva praticamente perfetta, oltre che ad un'aggressività ritrovata. Nel secondo tempo il suo Napoli si è confermato con una prestazione di altissimo livello e se in campionato Italiano aveva "dato una lezione" al collega, quest'oggi Conte l'ha restituita con uno studio perfetto della partita che ha portato gli azzurri a dominare dal primo minuto. Porta a casa un altro trofeo per il Napoli confermandosi un vincente! Nel primo tempo sono due gli episodi che hanno fatto scattare la panchina del Napoli un presunto fallo di Hojlund che si era semplicemente liberato del difensore e un possibile fallo da ultimo uomo sempre sul danese. Nel secondo tempo non ci sono particolari episodi dubbi.