Bologna-Napoli Primavera, le pagelle: De Luca imperioso! Gorica rimandato. Prisco croce e delizia

Cala il sipario sul Centro Granarolo Youth Center: il Napoli Primavera crolla per 2-1 in casa del Bologna. Si tratta della 3ª sconfitta consecutiva (su 4 partite disputate) in campionato per la compagine guidata da Dario Rocco. Di seguito le pagelle dei partenopei. Primo tempo impegnativo (a fronte di una ripresa paradossalmente più tranquilla) per l'estremo difensore azzurro, chiamato a sostituire Mathias Ferrante (convocato in prima squadra da Antonio Conte per la gara di stasera con la Fiorentina). Il classe '08 se le cava discretamente, ma il mezzo punto in meno rispetto alla sufficienza è colpa dell'incertezza sulla rete del Bologna: troppo disattento in occasioni del tiro dalla distanza di Filippo Armanini. Partita di sostanza per il laterale destro dei partenopei: cuore e polmoni messi a disposizione del team di Dario Rocco sia nella prima che nella seconda frazione di gioco. Tuttavia, non riesce mai a incidere fino in fondo con le proprie sgaloppate. Gara (di debutto) senza infamia e senza lode per il centrale nativo di Ascoli: al fianco di De Luca, non sfigura affatto. Nonostante i due gol subiti, la sua prova è senza dubbio da promuovere (seppur non con votazioni stellari). Il migliore in campo (e per largo distacco); imperioso in fase difensiva e decisivo nell'area di rigore avversaria con la rete del momentaneo 1-1. Evita (addirittura) la terza rete rossoblù con un intervento salvifico. Medesimo discorso di Colella, ma il terzino sinistro degli azzurrini convince un po' meno del collega di reparto: grinta e voglia (sia avanti che dietro) sono i termini adatti a commentare la prestazione (che termina al 45° minuto) del 19enne di Torre del Greco (dal 45°; Garofalo: 6. Come tutti i subentrati, ha consegnato linfa vitale a coloro che nel primo tempo hanno unicamente subito le azioni del Bologna). Prova incolore per il mediano partenopeo: soffre le avance del Bologna per tutto il primo tempo. Lo testimonia anche la sostituzione una volta cominciata la ripresa (dal 45°; Prisco: 5,5. Il voto che fa più male, perché il 17enne campano è riuscito quasi da solo a ribaltare il copione del match. Una verticalità nei passaggi mancata a Cimmaruta e che, di conseguenza, ha reso più pericoloso in zona gol il Napoli. Purtroppo, egli è colpevole di aver causato il fallo da rigore, poi trasformato da Jordi Jaku, che è costato il risultato agli ospiti). Il capitano c'è e si fa sentire, sempre: come in ogni gara, il cuore del Napoli Primavera è il suo leader. Al netto della sconfitta, il numero 8 azzurro non molla un calciatore avversario per tutti i 90'. Ennesima dimostrazione di quanto egli sia insostituibile per mister Rocco. Primo tempo non proprio entusiasmante, seconda frazione in continuo miglioramento. Nel finale si fa sentire partecipando attivamente all'arrembaggio azzurro per tentare di ottenere la vittoria (e, successivamente, almeno il pareggio). Il peggiore in campo tra le fila dei campani: inesistente nel primo tempo e colpevole di essersi divorato l'opportunità dell'1-1 nella ripresa. Esordio da dimenticare (dal 57°; Nardozi: 6. Riesce dove Gorica ha fallito, ossia nel dare un convincente apporto ai compagni in fase d'attacco). Partita in crescendo (come un po' quella di tutta la squadra) per il neo acquisto dall'Ascoli: primo tempo di apnea, secondo condito da qualche giocata (seppur non decisiva all'ottenimento dei tre punti). Gara da spettatore per la prima punta azzurra: mai servito in maniera adeguata dai compagni e annullato dalla retroguardia avversaria. Anche in questo caso, la sostituzione a inizio secondo tempo la dice lunga (dal 45°; Raggioli: 6. L'esatto opposto di quanto appena scritto per Olivieri. Non la migliore delle giornate, ma comunque utile alla produzione offensiva del team di Fuorigrotta). Al fischio d'inizio, schiera titolare un undici senza particolari idee in mente, schiacciato dall'aggressività dei padroni di casa. Il tecnico si sarà fatto sentire con la voce durante l'intervallo, visto il rientro in campo col sangue agli occhi dei propri calciatori. Nonostante ciò, buttare alle ortiche 45' di partita non è certamente ammissibile, specialmente se si è reduci da due KO consecutivi. A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA