Zuniga: "Il Napoli è nel mio cuore, non mi perdo una partita"
—Il ritorno in Champions? Finì 1-1 la gara con l’Inter, segnammo io ed Eto’o. Ero un ragazzino che giocava per strada in Colombia e mi sono ritrovato a sfidare Manchester City, Bayern Monaco e Chelsea. La musichetta ce l’ho ancora nella testa. L'addio sfumato? Mi cercò il Barcellona e poi la Juventus; io avevo raggiunto un accordo con Giuseppe Marotta, mancavano solo le firme finali, ma devo dire la verità, cambiai idea nell’amichevole contro il Galatasaray al San Paolo. I tifosi mi fischiavano, ma io feci gol e chiesi scusa alzando le braccia, i fischi continuarono poi si alzò il coro ‘chi non salta juventino è’ e iniziai a saltare anche io. Decisi di restare per amore della gente, che mi voleva bene e io non potevo tradirla, ringrazierò Napoli a vita per tutto quello che mi ha dato.
Zuniga: "Conte è un grande, spero che il Napoli vinca un altro Scudetto"
—L'infortunio? Non riuscivo più a rendere in campo, il mio ginocchio non mi consentiva di giocare al massimo dei miei livelli. In realtà già a 10 anni mi venne detto che avrei avuto grossi problemi nella mia carriera e purtroppo così fu. Il rapporto con la società? Quando smisi di allenarmi e giocare iniziarono a girare tante voci su di me, ma non posso dire nulla al presidente De Laurentiis, che ho sempre rispettato e anzi lo ringrazio per avermi concesso l’onore di aver vestito la maglia azzurra. La vita adesso? Voglio solo tanta salute per me e la mia famiglia. Mi sento fortunato per quello che ho, desidero vivere una lunga vita con mia moglie e i miei figli".
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