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Udinese, Cannavaro: “Contro il Napoli non dobbiamo avere paura, possiamo fargli male”

Udinese, Cannavaro: “Contro il Napoli non dobbiamo avere paura, possiamo fargli male” - immagine 1
Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del club friulano ha parlato in vista del match contro gli azzurri: ecco le sue parole
Raffaele Troiano

Fabio Cannavaro, allenatore dell'Udinese, è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida contro il Napoli di Francesco Calzona, valida per la 35° giornata di Serie A. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Udinese, Cannavaro sicuro: "Napoli? Abbiamo i mezzi per fargli male"

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Di seguito le dichiarazioni di Fabio Cannavaro in conferenza stampa: "Come si continua dopo la prestazione di Bologna? Sicuramente dobbiamo essere bravi a continuare nel mantenere le distanze giuste nei reparti. Con un'attenzione superiore di quanto avuto a Bologna sia in possesso che in non possesso. Affronteremo avversari propositivi e dobbiamo provare a pungere perché abbiamo i mezzi per far male".


Sugli infortuni: "Sappiamo che Brenner ha qualche minuto in più, Davis è un giocatore straordinario, ma vanno gestiti, a volte nella partita ci sono più partite da leggere e devi trovare la soluzione. A Bologna ho visto uno spirito importante, quello che ci serve. La classifica di quest'anno ci dice che il Napoli è sotto al Bologna, ma studiata nelle due fasi è una squadra che ha a livello di squadra e individuale cose importanti. Sono bravi sia con che senza palla, ora hanno ritrovato un'organizzazione, chiudono bene il campo, poi hanno valori importanti anche davanti. Quella di Bologna non mi sembrava partita nervosa, dobbiamo essere più lucidi in certe situazioni, abbiamo anche tanti diffidati, quando una stagione è negativa però arrivano anche problemi così".

Sulla partita: "La pressione che peso può avere? L'ho detto dal primo giorno, bisogna eliminare la paura, tante volte parti per sconfitto, poi però vai lì e te la giochi senza paura, se vogliamo da qui alla fine risolvere questa situazione dobbiamo fare qualcosa in più, abbiamo lavorato su entrambe le fasi perché c'è da alzare l'asticella. Da oggi al domani non possiamo diventare il Barcellona, ma voglio continuare a vedere una squadra che corre compatta. Se aspetteremo l'avversario? Si va a giocare contro il Napoli, il gioco che hanno loro ti porta a essere basso, sto cercando di fargli capire che si può accorciare, alzare la difesa, spingere più fuori con gli attaccanti. Se scivoli continuamente all'indietro ti trovi in braccio al portiere. Bisogna pressare anche nella metà campo avversaria senza paura".

Sulla lotta salvezza: "Peserà il risultato di Empoli-Frosinone? No, devo pensare al mio. Bisogna guardare in casa nostra, fare i punti che ci mancano, sennò è difficile".

Sul Napoli: "Giocarci contro sarà sicuramente qualcosa di molto emozionante, sono napoletano, ho cominciato là, ma come Udinese ho un compito importante. Poi anche qui trovo tanti napoletani tra società e staff...devo pensare a lavorare per il bene della squadra, poi uno resta sempre appassionato e tifoso del Napoli, devo pensare però a essere lucido e al bene dell'Udinese".

Sulle modifiche di formazione: "Con Zarraga al posto di Payero cambia anche la squadra? Cerchiamo di sfruttare le caratteristiche dei giocatori, ma non deve cambiare il concetto, quello dell'occupazione degli spazi, l'essere propositivi, la fase di possesso, abbiamo sofferto alcune cose a Bologna perché in alcuni momenti perdevamo palla subito".

Sull'ultima gara: "Cosa ho pensato sul palo di Davis? Questo è il calcio, prima o poi gira, dipende solo da noi, anche quando vanno a saltare di testa, talvolta andavano tanto per saltare e non per far male, la buona sorte te la devi andare a cercare. A volte è così il calcio, però dobbiamo andare a cercare certe situazioni, il palo dentro o fuori può cambiare la stagione, ma il Bologna sbaglia anche perché lo portiamo a sbagliare noi".

Sulle numerose ammonizioni: "Incidono ma dipende da noi, da quello che facciamo e da come scendiamo in campo. A Bologna già dai primi minuti avevo visto dei giocatori che dovevano essere spinti, a volte pesa anche un po' il passato, ma penso se lo stiano lasciando alle spalle".

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