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Spalletti: “Non volevo mentire. L’Italia andrà ai Mondiali. Ranieri ha grande esperienza”

Nuovo infortunio per l'Italia
Le parole del tecnico ufficialmente esonerato da Gravina
Sara Ghezzi

Luciano Spalletti ha rilasciato un'intervista esclusiva al Tg1 in cui ha raccontato un retroscena sul suo addio all'Italia, parlando anche del suo possibile successore. Un'intervista a cuore aperto dove si percepisce la delusione del tecnico dopo queste ore turbolente e difficili.

Spalletti: "Non potevo mentire agli italiani conoscendo il mio destino. Su Ranieri..."

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Le parole di Luciano Spalletti:

Sul suo stato d'animo e sugli errori: "In queste situazioni dipende molto da come sei fatto, da cosa metti nelle cose. Per me diventa difficile prendere sonno quando ti accade una cosa del genere. Tutto mi consuma, nulla mi scivola addosso. Le vittorie più delle sconfitte, figurati che nottata si passa ma, piano piano, con il passare del tempo, si prende atto. L’epilogo poteva essere diverso? Ho fatto delle riflessioni, ma non si può tornare indietro. Delle scelte fatte sono risultate sbagliate".


Sulla notizia dell'esonero e su Gravina:  "Siamo in grandissimi rapporti, siamo in grandissima amicizia. Poi è chiaro che io mi aspetto che se pensano qualcosa di me, me lo dicano, e se me lo dici non puoi chiedermi di fare la figura esser in una condizione diversa da quella reale. Tu mi chiedi di fare l'allenatore fino a martedì e di tener nascosto il mio destino, che non dovevo dirlo? Questo è il rispetto per gli italiani questo tipo di comunicazione? Sarò in campo volentieri, perché io credo in questa squadra. Mettere la squadra davanti a delle responsabilità? Loro se le sono sempre prese queste responsabilità. Io come ho detto subito dopo la partita avrei continuato con questi giocatori qui. Ho visto dubbioso Gravina, per cui ho dato grande stima. L’ho costretto a dirmelo. Rimarremo amici ma, dopo avermelo detto, cosa avrei dovuto fare? Avrei dovuto nasconderlo perché dovevano dare loro la notizia? Non funziona così. Oggi sarò più perfetto di sempre nel fare la riunione prima della partita. I calciatori, sono certo, vorranno lasciarmi la possibilità di uscire con una vittoria. Non gli ho mai detto nulla di particolare che li possa aver offeso".

Sui Mondiali: "Sono superconvinto che l’Italia andrà ai Mondiali. Non ho dato le dimissioni, non le avrei date. Tu mi esoneri, io firmo la risoluzione perché i soldi non sono mai stati un problema nella mia carriera. La Nazionale è diversa da un club".

Sullo stipendio: "I soldi non sono stato un problema? Con la Nazionale si fa così. Un club è un conto, poi ci possono essere delle questioni, come successo con l’Inter in precedenza. E non te li lascio perché mi sono preso in casa delle beghe che non erano solo mie. In questo caso ti lascio i soldi, te mi dai l’esonero e io firmo la risoluzione. Sennò ognuno dà il taglio che vuole".

Su Ranieri: "Ranieri uomo giusto? Non lo so, ma è un professionista che ha girato il mondo, è equilibrato, ha fatto vedere anche quest'anno con la Roma le sue qualità di poter subentrare e toccare subito i tasti giusti. Penso che questa federazione sappia scegliere la persona giusta. Se fosse lui, o qualsiasi altro, gli auguro di far bene e io faccio il tifo per lui".

 

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