Qual è l’agenda e il percorso? Abbiamo fatto un gran lavoro di mediana ed ora abbiamo messo la palla in area, dove c’è il Governo e il Ministro. Abodi ci ha informato ieri che su alcuni punti sono già abbastanza avviati, ad esempio sul tema degli stadi. Sugli altri temi discuteranno in Governo per capire a cosa dare priorità. Alcuni dei punti, però, non sono prerogativa del Governo: il governo può interloquire con altri organi come la Lega o la FIGC affinché loro attuino tali riforme. Gli stadi godono di una corsia privilegiata, come la riforma della Legge Melandri e il contrasto alla pirateria. Il contrasto alla ludopatia è all’ordine del giorno, ma su come applicarlo penso che ci sia un bel dibattito. Il calcio è emozionale, ma ci vogliono delle regole. Pensare ai debiti che ha accumulato il calcio e pensare che qualcuna di quelle società potrebbe fallire, vorrebbe dire stravolgere tutto il calcio. Anche il calcio dilettante e le scuole giovanili dipendono dai soldi che arrivano dal calcio italiano, quindi bisogna salvaguardarlo. Europei 2032? Mi auguro che il Maradona sia dentro, perché è uno stadio importante, spero che riesca ad allinearsi agli standard richiesti. Abbiamo inserito una cabina di regia per cercare di facilitare le procedure oltre che la raccolta di finanziamenti pubblici e privati per mettere a norma i 5 stadi richiesti per gli Europei».
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