Su Berardi
—"Quest'anno Berardi ha dimostrato che cosa vuol dire essere un campione. Dall'infortunio a quello che ha portato all'interno del gruppo, della squadra, e della società. Il campione lo conoscevamo già sul terreno del gioco, non tutti lo conoscevano per quello che è riuscito a dimostrare quest'anno. Noi lo sapevamo ed è stato un elemento importante come è stato in tutti questi anni. Quando non l'abbiamo avuto a disposizione, l'anno scorso abbiamo avuto grandi difficoltà con la retrocessione".
Record per i gol realizzati (21) dalla panchina: "Fotografa al meglio il modo di lavorare di questa società, di gruppo e con un coinvolgimento totale dell'allenatore, del ds e dell'area scouting. Questa è la filosofia del Sassuolo, sono qui da 12 anni e questo è stato sempre il nostro metodo di lavoro. Abbiamo la fortuna di avere una proprietà importante, la famiglia Squinzi con i figli Marco e Veronica. Da loro è partita la voglia di ripartire, cercando di ottenere questo risultato e noi siamo felici di esserci riusciti, è anche un grande regalo che abbiamo fatto a loro".
Sul suo futuro
—"Reputo Sassuolo una grande società, c'è un modo di lavorare difficile da trovare in altre società. Sono strafelice di essere qua e di far parte di questo gruppo e di questa famiglia. Poi è chiaro che siamo tutti ambiziosi e il desiderio a volte c'è. Ma è anche vero che devono esserci delle richieste. Siccome ad oggi non sono pervenute, il mio primo pensiero è il Sassuolo. Nel momento in cui arriverà qualche richiesta, ci faremo qualche pensiero".
Neanche una telefonata esplorativa da qualche società? "No, finora nessuna telefonata".
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