Su De Laurentiis: "Ma in De Laurentiis i pregi superarono gli umani difetti. So bene che non è facile gestirlo, se così si può dire: mi aiutò l’esperienza, forse pure il fatto di essere più o meno coetanei. Ma non ho mai dovuto subire ingerenze, mai che mi abbia chiesto la formazione: semmai, dopo, si divertiva a provocarmi, perché hai fatto giocare Tizio e non Caio".
Su Spalletti e sul Napoli del futuro: "Lo scudetto è un risultato straordinario, l’apoteosi del Progetto. Il Napoli ci è arrivato attraverso un percorso in continua evoluzione, l’ha sfiorato un paio di volte, ha sempre ottenuto piazzamenti importanti, spesso la Champions, altre volte l’Europa League. Spalletti è stato geniale, il suo calcio ha entusiasmato, è diventato punto di riferimento internazionale. Non entro nelle dinamiche, non le conosco e non mi permetterei mai di farlo. Ma so che il Napoli ha una squadra di valore. Ci sono calciatori che rappresentano la continuità, stanno lì da un bel po’, sono cresciuti e si sono affermati. E ci sono giovani, che garantiscono il futuro".
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