Se l'interesse per Milinkovic-Savic ha accelerato il tutto
—“È il vecchio trucco. Spesso si fa così: 'guarda che sto andando su un altro portiere, deciditi’. È un gioco molto sottile, che ci può stare come no. Sono idee che vanno, vengono, si concretizzano o svaniscono in un attimo. In questo momento si possono fare tante mosse, anche solo per far parlare. Ricordiamo però che il mercato, ufficialmente, non è ancora iniziato”.
Sulle analogie tra il caso Osimhen e il caso Vlahovic
—“Del caso Osimhen ne abbiamo parlato mille volte. Già dissi che questo sarebbe stato un problema ricorrente per il Napoli. E infatti è tornato, e tornerà ancora se non viene risolto in altro modo. La stessa situazione è quella di Vlahovic alla Juve. Il problema è che sono stati fatti contratti sproporzionati per giocatori normali. Per me sono giocatori normali, non vedo nulla di eccezionale in loro per giustificare certi stipendi. Ma nessuno ha puntato la pistola alla tempia dei club: se firmi un contratto, poi ne paghi le conseguenze”.
Su Nunez
—“Guarda, è fuori da ogni logica. Non so quanto guadagni realmente Darwin Núñez al Liverpool, ma conosco la ‘bottega’ Liverpool: è molto, molto cara. Anche per quanto riguarda i salari. Quindi non so a quali parametri il Napoli potrebbe uniformarsi. È un’operazione costosissima. E se fossi l’agente del giocatore ci penserei mille volte prima di fare un passo simile”.
Sul perché è contrario a questa operazione
—“Perché se il Napoli, come sembra, ha già individuato in Lukaku il centravanti voluto da Conte, allora Núñez cosa verrebbe a fare? Non certo per fare la riserva. E prendere un giocatore così costoso per metterlo in panchina o in alternativa a Lukaku mi sembra illogico. A meno che Conte non voglia fare una rosa con doppie punte titolari per ogni ruolo, allora tanto di cappello. Ma resta un’operazione pesante”.
Se Lukaku rischia di diventare la riserva di Nunez
—“Non lo so. Non ho la sfera magica. Sono due giocatori diversi, anche se strutturalmente sembrano simili. Núñez è un giocatore strutturato, ma di movimento. Lukaku no. Il gioco di Lukaku è completamente diverso. Pensa al Belgio: con De Bruyne che lo serve, lui è il terminale. Quindi non lo so, ripeto”.
Se l'uruguaiano può creare squilibri nello spogliatoio
—“Esatto. Nessuno ama sentirlo, ma bisogna dirlo. Se arriva un giocatore che guadagna il triplo rispetto a quelli che hanno vinto lo scudetto, e questi lo vedono arrivare senza aver vinto nulla… ecco che i malumori cominciano. Vanno dal proprio agente e dicono: ‘Perché lui sì e io no?’. Sono dinamiche che esistono. Non le sto inventando io”.
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