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interviste

Ravezzani: “Conte e De Laurentiis come Trump e Putin. Su Retegui e la Nazionale…”

napoli inter nazionale
Le parole del direttore a Tmw Radio
Roberto Bizzarro

Il direttore di TeleLombardia Fabio Ravezzani è intervenuto in diretta a TMW Radio, durante Maracanà, dove ha parlato della Nazionale di Spalletti, ma toccato anche punti riguardanti la Serie A, dal Milan e Inter al Napoli. A seguire le sue parole."

"Retegui non è mica Messi", le parole di Ravezzani

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L’infortunio di Retegui inciderà sulla sfida di domani contro la Germania?

“Se non hai un giocatore come Lewandowski è giusto far giocare chi sta meglio, Retegui nelle ultime settimane era leggermente calato mentre invece Raspadori e Kean sono in un grande momento. Si può vivere anche senza Retegui, non è che manca Messi”.


Per Inzaghi deve arrivare il rinnovo fino al 2028 anche senza titoli?

“Credo che occorra riconoscere a Inzaghi che da sette anni continua a far bene, prima alla Lazio poi all’Inter. È stato un rimpianto della Lazio, è saldamente in sella all’Inter, fa giocare bene le sue squadre e non si fa mai trascinare dalle polemiche. Ha sempre saputo gestire ogni calciatore, non si è mai sentito di calciatori scontenti o che addirittura giocassero contro. Si sente ogni giorno di allenatori che litigano con presidenti, giocatori o arbitri, Inzaghi sembra una persona perbene e aiuta molto a tenere sereno l’ambiente. È arrivato all’Inter dove Conte disse che non c’era futuro vendendo alcuni giocatori, lui ha vinto più di Conte e lo ha fatto senza fare certe dichiarazioni. L’Inter è in testa alla classifica a +3 sul Napoli, è arrivata di slancio ai quarti di finale di Champions ed è in corsa in Coppa Italia. Se ad agosto avessi detto di firmare a un tifoso interista lo avrebbe fatto subito. Chiaramente la frenata del Napoli ha inciso e credo che il mercato di gennaio ha destabilizzato l’umore della squadra e dell’ambiente”.

Il mercato di gennaio ha segnato il rapporto tra Conte e De Laurentiis?

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Conte e De Laurentiis sono come Trump e Putin, sono due personalità talmente differenti che per congiunzioni astrali si sono congiunti, ma sono opposti che non si attraggono. È stata una tregua destinata a non durare moltissimo, Conte è un moltiplicatore di entusiasmo e ansie, credo abbia moltiplicato le ansie dopo il mercato di gennaio”.

Quanto manca per conoscere il nuovo progetto tecnico del Milan?

“Brancoliamo tutti nel buio. Anche a livello di direttori sportivi, prima era Tare, ora Paratici. Credo poco a certe telefonate, Allegri è una persona estremamente riservata ed è talmente intelligente che se ha avuto un contatto col Milan non lo dice a nessuno. Furlani è una specie di ufo qui a Milano, la cosa singolare è che Paratici aveva convinto a cacciare Allegri per prendere Sarri e Allegri l’aveva giurata a Paratici e Nedved. È ridicolo e dilettantesco lasciare che tutta l’informazione, più o meno fatta a caso, parli di casting da un mese. Nessuna società preparata fa durare 1-2 mesi la ricerca di un direttore sportivo, una decisione va presa in 5 giorni. Questo casting che dura un mese e mezzo dimostra la totale incompetenza di chi sta portando avanti questo casting.

Hai tre candidati? Li vedi tutti e tre e dopo due giorni decisi, questo testimonia la totale anarchia presente al Milan”.

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