Il Napoli, però, viene da tre pareggi consecutivi: vede una squadra stanca fisicamente? "È normale non poter avere continuità assoluta per tutta la stagione. Tutti hanno un calo fisiologico. L’importante è che, quando non vinci, non devi perdere. Il Napoli è stato bravo a non uscire sconfitto in queste partite, anche se ha lasciato qualche punto per strada. Conte chiede attenzione e determinazione fino al fischio finale, qualche dettaglio può fare la differenza, ma il Napoli è sulla strada giusta. Non è un problema fisico: è normale che una squadra attraversi momenti di difficoltà. Anche l’Inter, che per me è la più forte del campionato, ha avuto qualche problema".
Il Napoli ha ancora diverse assenze. Crede che Conte continuerà con il 3-5-2 o tornerà al 4-3-3 contro il Como? "Dipende. Conte ha cambiato sistema di gioco contro la Lazio perché affrontava una squadra che costruisce dal basso e ha molta qualità. Ha cercato di limitarla e, alla fine, ha ottenuto il primo gol su una palla recuperata. È normale che tenere fuori giocatori come Politano non sia semplice. Il Napoli è una squadra strutturata per il 4-3-3, ma un allenatore intelligente come Conte sa adattarsi alle defezioni: potrebbe partire con il 4-3-3 e poi passare al 3-5-2 se la partita lo richiede".
Gautieri, il vero punto di forza del Napoli e le prestazioni di Lukaku
—Qual è, secondo lei, il giocatore più importante per gli equilibri del Napoli? "Non c'è un solo giocatore determinante. Il Napoli è un gruppo, una squadra in cui tutti partecipano. Certo, Lobotka è un elemento difficile da sostituire, probabilmente imprescindibile, ma la forza del Napoli sta nel collettivo. Anche giocatori più offensivi come Lukaku e Neres si esprimono al meglio grazie al lavoro degli altri. Conte riesce a motivare tutti, non solo i titolari, ma anche chi entra dalla panchina. Questo fa la differenza".
Lukaku sta soddisfacendo le aspettative? "Sta facendo un lavoro straordinario. È il terminale offensivo perfetto per il gioco di Conte. Forse ci si aspettava qualche gol in più, ma grazie a lui i centrocampisti riescono a inserirsi e fare la differenza. Sta disputando un campionato importante ed è un attaccante fondamentale per la squadra. È un giocatore che, anche quando non segna, partecipa molto alla manovra, qualsiasi allenatore vorrebbe averlo. Non si limita a segnare, ma aiuta la squadra a creare spazi e a sviluppare il gioco. Il lavoro che fa, anche proteggendo il pallone e facendo salire la squadra, è fondamentale. Non a caso Conte ha insistito tanto per averlo".
Il Como è una squadra che imposta il gioco sul possesso palla. Per batterlo, bisogna assecondarlo o contrastarlo? "Il Como gioca forse il miglior calcio in Italia. Fabregas è un allenatore di qualità, e molti colleghi lo apprezzano. È una squadra che non ha paura, costruisce dal basso e ha tante rotazioni. Il Napoli dovrà fare la partita, ma dovrà stare molto attento, perché affronta un avversario organizzato e propositivo. Sarà una sfida interessante".
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