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Copetti: “Lo scudetto del Napoli ci motiva! Meret? Da piccoli avevamo un sogno…”

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Intervistata da La Gazzetta dello Sport, il portiere del Napoli Femminile ha parlato del suo passato e della sua amicizia con l'estremo difensore dei partenopei
Raffaele Troiano

Matilde Copetti, portiere del Napoli Femminile, è stata intervistata da La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato della sua amicizia con Alex Meret, ma non solo. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione:

Copetti: "Meret? Con la continuità delle prestazioni ha zittito tutti i dubbi!"

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Di seguito le dichiarazioni di Matilde Copetti a La Gazzetta dello Sport: "Meret? Tra un compito e l’altro sognavamo insieme un futuro nel calcio che conta. La loro vittoria dello scudetto è uno stimolo anche per noi. In questi giorni abbiamo vissuto tutta l’emozione della città. E ora vogliamo far gioire Napoli per la seconda volta in poche settimane".

Sul loro percorso di crescita: "I nostri compagni di scuola uscivano la sera, noi invece pensavamo ad allenarci. Partecipavamo poco alla vita di classe perché avevamo un calendario fitto di impegni sportivi. Abbiamo fatto tanti sacrifici ma ora sono tutti ripagati. Alex mi diceva che sarebbe arrivato fino alla nazionale maggiore e così è stato. Lo ricordo come un ragazzo intelligente ed educato. Tutti ci domandavamo come facesse ad essere così bravo sia a scuola che in porta. Era il secchione della nostra classe, quello a cui si chiedeva una mano con i compiti. Me li passava sempre, soprattutto in matematica".

Su Meret: "Era fortissimo già all’epoca, soprattutto nella tecnica di base. È un gran lavoratore e da friulano doc preferisce i fatti alle parole. In cuor mio ho sempre saputo che un ragazzo così serio sarebbe arrivato in alto. E oggi è nettamente tra i migliori portieri italiani, insieme a Donnarumma e Vicario. Strade divise in terza superiore? Gli impegni calcistici con club e nazionali giovanili erano totalizzanti ed entrambi abbiamo cambiato scuola. I nostri ex compagni ora sono quasi tutti laureati e qualcuno lavora all’estero. Al mio arrivo Alex mi ha scritto subito per farmi un grande in bocca al lupo. Da ragazzina giocavo con i maschietti a San Daniele del Friuli e sono finita in porta perché ero la più brava. Da milanista ammiravo Dida. Ed oggi sogno la promozione in Serie A. La rinascita di Alex? Se si mette in testa una cosa la fa con profitto. E con la continuità delle prestazioni ha zittito tutti i dubbi".

Di seguito, uno scatto dei due portieri quando frequentavano la stessa scuola:

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